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·28 de agosto de 2025

Napoli, SOS del Consiglio: rischio ritardi sui lavori al terzo anello dello stadio

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Si infiamma la discussione sulla durata dei lavori allo stadio Maradona riguardo al terzo anello, primo passo per la ristrutturazione dell’impianto che, nelle intenzioni del sindaco Gaetano Manfredi, dovrebbe candidarsi a ospitare le partite di EURO 2032 che Italia e Turchia sono chiamate a organizzare.

Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, in un documento che due giorni fa la Commissione Trasporti del Consiglio comunale ha trasmesso al Servizio Edilizia Sportiva e all’assessorato alle Infrastrutture di Palazzo San Giacomo, dal titolo “Tempistiche e criticità per la rifunzionalizzazione del terzo anello dello stadio Maradona”, viene riportato che le operazioni sull’impianto di Fuorigrotta richiederanno più di due anni, precisamente 740 giorni.


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«Servono 240 giorni per l’esecuzione dei lavori e oltre 500 per completare le procedure burocratiche». Queste tempistiche sono messe nero su bianco e confermate al punto 15 del Documento di Indirizzo alla Progettazione (Dip) dello stesso Servizio Edilizia Sportiva del Comune, firmato dal responsabile unico del progetto, l’ingegnere Giovanni Toscano. L’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza, tuttavia, ha voluto rassicurare: «I lavori dureranno molto meno». È chiaro che per avviare l’intervento sul Maradona sarà necessario un accordo tra Comune e il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che al momento non è ancora stato raggiunto, per consentire alla città di ospitare gli Europei 2032.

Nella nota inviata dalla Commissione Trasporti di via Verdi, presieduta dal consigliere comunale Nino Simeone, firmatario del documento, si legge: «In riferimento alla deliberazione di Giunta del 23 luglio, relativa all’approvazione del Documento di indirizzo alla progettazione per i lavori al terzo anello dello stadio Maradona, si evidenziano con forza alcune criticità».

Per questo la Commissione sollecita una riduzione dei tempi previsti. «La Commissione Infrastrutture – continua il documento del 26 agosto – ha espresso preoccupazione per i tempi di realizzazione di questo intervento, sottolineando l’urgenza di intervenire per aumentare la capienza dell’impianto, oggi insufficiente a soddisfare la domanda dei tifosi. Inoltre, si ritiene inaccettabile che per un intervento di questa rilevanza siano previsti 240 giorni per l’esecuzione dei lavori e oltre 500 giorni complessivi per completare le procedure burocratiche. Pur nel rispetto della normativa, è necessario contingentare i tempi, adottando ogni misura utile a semplificare e accelerare l’iter. Si chiede, pertanto, un aggiornamento dettagliato sullo stato di avanzamento del progetto e, soprattutto, sulle soluzioni che si intendono adottare per ridurre i tempi burocratici e rispettare gli obiettivi strategici fissati».

Al punto 15 del Dip, con titolo “Cronoprogramma procedurale”, sono riportate in dettaglio le otto “Fasi attuative degli interventi”. «Per la complessiva realizzazione dell’intervento si prevedono le seguenti fasi con relativa suddivisione temporale:

  • Redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica: 120 giorni.
  • Redazione del progetto esecutivo: 90 giorni.
  • Verifica e validazione Progetto esecutivo: 30 giorni.
  •  Approvazione del Progetto esecutivo: 20 giorni.
  • Procedura per affidamento dei lavori: 120 giorni.
  • Verifiche e stipula contrattuale dei lavori: 30 giorni.
  • Esecuzione dei lavori: 240 giorni.
  • Attività relative al collaudo tecnico-amministrativo e alla rendicontazione finale: 90 giorni. Tempi complessivi per la realizzazione dell’intervento: 740 giorni».

E alla fine dello stesso documento viene specificato: «I suddetti tempi sono da considerarsi naturali e consecutivi». Si tratta chiaramente di un’operazione molto impegnativa, dal costo totale di 9 milioni e 629mila euro. Le opere «da includere nella redazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica – si legge sempre nel Dip – possono essere sinteticamente descritte così

  • inserimento di travi di spina per aumentare la rigidezza della struttura del terzo anello;
  • inserimento di elementi di irrigidimento strutturale;
  • inserimento di dissipatori/smorzatori, anche mediante travi aggiuntive;
  • introduzione di masse smorzanti o sistemi a massa attiva;
  • installazione di sistemi di monitoraggio continuo della struttura;
  • estensione della copertura;
  • rimozione barriera di separazione terzo anello;
  • rimozione delle sedute esistenti;
  • rimozione della sottostruttura di appoggio delle sedute;
  • realizzazione di una nuova struttura di supporto sedute;
  • installazione di nuove sedute;
  • realizzazione dei nuovi percorsi di accesso e di esodo».

L’assessore Cosenza, a riguardo, precisa che i lavori – come accade per altre grandi opere infrastrutturali cittadine come il lungomare – procederanno per fasi: «Le operazioni si faranno una alla volta – argomenta Cosenza – su 24 settori. Si tratterà perciò di una lavorazione molto graduale. I primi settori potrebbero aversi già all’inizio del 2026». In sostanza, conclude l’assessore, «i lavori dureranno molto meno» dei 740 giorni indicati nel Dip.

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