Nesta rivela: «Prima del Milan su di me c’era la Juve ma non ci volevo andare per un motivo. Sull’Inter…» | OneFootball

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·9 de octubre de 2025

Nesta rivela: «Prima del Milan su di me c’era la Juve ma non ci volevo andare per un motivo. Sull’Inter…»

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Nesta, colonna di Lazio e Milan, ha rivelato un importante retroscena: prima di sbarcare in rossonero poteva firmare per la Juve

Alessandro Nesta, leggenda del calcio italiano e per un decennio colonna del Milan, si è raccontato in una lunga intervista al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, svelando retroscena inediti sulla sua carriera e, in particolare, sul suo trasferimento nell’estate del 2002. Prima di diventare un simbolo rossonero, il suo destino avrebbe potuto essere a Torino, ma fu lo stesso Nesta a opporre un netto rifiuto alla corte della Juventus.

L’ex difensore ha ripercorso i momenti concitati di quell’estate, segnata dalla grave crisi finanziaria della Lazio che lo costrinse a un addio doloroso ma inevitabile per salvare il club. Tra le pretendenti, la prima a farsi avanti fu proprio la Vecchia Signora.


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PAROLE – «Un po’ di mesi prima c’era la Juve, ma non ci volevo andare. Poi saltò anche l’Inter, che dopo il 5 maggio sparì per me. Alla fine capitò il Milan, ma inizialmente non ero convinto».

Le parole di Nesta sono lapidarie e non lasciano spazio a interpretazioni. Il suo “no” alla Juventus fu una scelta di cuore e di appartenenza, dettata dalla fortissima rivalità che in quegli anni contrapponeva la sua Lazio ai bianconeri. Per Nesta, capitano e simbolo del club capitolino, trasferirsi alla corte dei principali avversari sportivi era un’opzione semplicemente inconcepibile.

Nesta, il ‘no’ alla Juventus e la grande rivalità di quegli anni

Per comprendere a fondo il rifiuto, bisogna immergersi nel contesto di quel periodo. All’inizio degli anni 2000, la sfida tra la Lazio di Cragnotti e la Juventus di Lippi era il duello per eccellenza del calcio italiano, con lo Scudetto del 2000 vinto dai biancocelesti all’ultima giornata proprio ai danni dei bianconeri come apice di una rivalità infuocata. In quel clima, per una bandiera come Nesta, un passaggio al nemico sarebbe stato un tradimento inaccettabile per la sua gente e per la sua storia.

Quel “no” alla Juventus, di fatto, cambiò il corso del mercato e del calcio italiano. Subito dopo si fece sotto l’Inter, che però, come ricordato da Nesta, “sparì” dopo il trauma sportivo del 5 maggio 2002, quando perse lo Scudetto all’ultima giornata proprio a vantaggio della Juventus. Fu così che, quasi per esclusione, si materializzò l’opzione Milan, una destinazione che inizialmente non lo convinceva ma che si sarebbe poi trasformata nei “dieci anni più belli” della sua vita, ricchi di trionfi, tra cui la Champions League vinta al primo tentativo.

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