Sampnews24
·20 de enero de 2025
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Ospite negli studi di Telenord Enrico Nicolini, ex difensore della Sampdoria, ha parlato dello stato attuale della rosa blucerchiata, soffermandosi poi sul mercato e sul ruolo del direttore sportivo. DI seguito le sue dichiarazioni:
SITUAZIONE – «La Samp ora è in piena zona retrocessione e ha bisogno di giocatori pronti e validi, questo è quello che vuole la gente. Ci sono stati tre cambi in panchina, ogni tecnico ha dovuto lavorare sulle macerie di quello precedente, ma ad oggi l’impronta dell’allenatore non si vede. Le partita sono tutte uguali, con la squadra in balia degli avversari. Come diceva Mazzone, la tattica è il pane dei poveri senza giocatori di qualità. Col Cesena ad ogni lancio venivano scavalcati, c’era una cattiva interpretazione di quello che succedeva in campo.»
MERCATO – «Ferrari e Bereszynski dovrebbero rientrare a fine mese, ma in ogni caso servono due difensori centrali. E non solo, serve anche un centrocampista con caratteristiche diverse dai giocatori già in rosa, proprio come Valoti. Le chiacchiere stanno a zero. Prendiamo ad esempio la Salernitana: mancava un attaccante e hanno preso Cerri. Alla Samp invece è arrivato Beruatto.»
DIRETTORE SPORTIVO – «Quello che ci rimette meno è il giocatore, lui ha già il suo contratto, ma escludo che quando sono in campo qualcuno pensi già a cosa farà l’anno prossimo. La figura del direttore sportivo è importantissima, perché può essere un supporto all’allenatore, a patto che sia legittimato e che abbia credibilità. Perché l’allenatore, da solo, non ce la fa.»