Sampnews24
·22 de septiembre de 2025
Nicolini: «Non so se l’allenatore abbia fatto delle gerarchie. Quando facevo io questo lavoro, c’erano delle regole»

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Enrico Nicolini, ex calciatore e ora volto noto dell’emittente Telenord, ha commentato la recente sconfitta subita dalla Sampdoria contro il Monza di Paolo Bianco, che un tempo era un difensore roccioso e ora un allenatore con una precisa identità di gioco. Le sue riflessioni hanno toccato vari temi critici, analizzando in profondità le problematiche emerse dalla partita.
La sconfitta ha sollevato interrogativi sulla tenuta difensiva della squadra, sulla gestione tecnica e sulle scelte di formazione che potrebbero essere riviste in vista delle prossime sfide. Nicolini, noto per la sua schiettezza e per una profonda conoscenza dell’ambiente blucerchiato, non si è sottratto dal dare la sua opinione su alcuni dei nodi cruciali che stanno tenendo banco nel dibattito tra i tifosi e gli addetti ai lavori.
Nel corso del suo intervento, Enrico Nicolini, che da centrocampista aveva una visione di gioco che ora applica nell’analisi, ha espresso dubbi sulla situazione tra i pali. L’ipotesi di un cambio in porta, secondo lui, potrebbe essere un segnale forte da parte dello staff tecnico per stimolare la concorrenza e trovare maggiore stabilità in un reparto che, in alcune occasioni, è apparso un po’ in difficoltà.
L’ex giocatore del Doria ha affrontato anche il tema caldo del futuro del tecnico Massimo Donati, un allenatore che ha sempre puntato sulla preparazione atletica e su un approccio aggressivo, ma che ora si trova in una posizione delicata.
Enrico Nicolini ha sottolineato come la squadra abbia bisogno di ritrovare la fiducia e la compattezza per invertire la rotta. Ha evidenziato la necessità di una coesione maggiore tra i reparti e una gestione delle risorse umane più oculata. Le sue considerazioni si sono spinte oltre la singola partita, toccando il cuore della gestione tecnica del club e le possibili strategie future. In un momento di incertezza, le parole di Nicolini offrono uno spunto di riflessione importante per comprendere le dinamiche interne alla società. Vi riportiamo di seguito un estratto di ciò che ha proferito:
GERARCHIA RIGORI – «Io non so se l’allenatore abbia fatto delle gerarchie. Quando facevo io questo lavoro, c’erano delle regole: se quello che deve tirare è infortunato, o è uscito, o non se la sente, ci sta che un compagno si prenda la responsabilità. Però deve esserci una gerarchia».