Calcio e Finanza
·3 de noviembre de 2025
Non solo Juventus: dai podcast all’oro, dove investe Tether

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·3 de noviembre de 2025

L’Assemblea dei soci della Juventus, in programma per venerdì 7 novembre, si preannuncia a suo modo storica, visto che per la prima volta un azionista di minoranza è pronto a “sfidare” l’egemonia di Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann, sul mondo bianconero.
Ovviamente si sta parlando di Tether, la stablecoin che negli ultimi mesi è salita nell’azionariato juventino fino ad arrivare all’11,5% del capitale sociale, con il 7% dei diritti di voto. Una posizione in netta minoranza rispetto a Exor (65,4% del capitale sociale, pari al 78,9% dei diritti di voto), ma che comunque inizia ad avere un certo peso all’interno dei soci del club, di cui Tether è il secondo azionista.
I grandi risultati economici della stablecoin capitana da due italiani come Giancarlo Devasini, azionista di controllo, e dal CEO Paolo Ardoino, sono riassumibili in un solo dato: 35 miliardi di dollari di utili negli ultimi tre anni, con un margine di profitto pari al 99%. Un capitale sostanzioso creato grazie al mondo delle criptovalute che Tether, con sede a El Salvador, ha investito non solo nella Juventus, ma in numerosi campi. dai media con Chora al finanziamento di miniere, passando per i campi argentini di Adecoagro.
Come riporta l’edizione odierna de L’Economia del Corriere della Sera, nel paese de El Salvador, governato da Najib Bukele, ribattezzato cripto-presidente, Tether emette la più diffusa stablecoin, una valuta digitale dal valore appunto stabile perché ancorato all’andamento di una moneta sovrana. Nel caso di Tether si tratta del dollaro, scelto come riferimento per la stablecoin UsdT, il gettone preferito da chi vuole comprare e vendere Bitcoin, e non solo, senza passare dai canali e dai controlli bancari tradizionali. Nel tempo, la stablecoin è diventata un metodo rapido ed efficiente per spostare soldi da una parte all’altra del mondo senza intermediari e con costi minimi. Un sistema che ha portato anche molte critiche vista la sua poca tracciabilità e che ha alzato le accuse di favorire il riciclaggio di denaro.
A oggi ci sono in circolazione UsdT per 183 miliardi di dollari e Tether assicura che ogni UsdT emesso è garantito dal deposito di un dollaro in attività finanziarie sicure e facilmente liquidabili in caso di riscatti da parte dei 500 milioni di utenti. Ed è proprio qui che risiede il segreto del successo della stablecoin di Dervasini. Per circa due terzi sono custodite in titoli di Stato statunitensi, di cui la società vanta di essere il 17esimo detentore al mondo, prima di Germania e Corea del Sud. Ma nel caveau della società si trovano anche metalli preziosi e bitcoin del valore di circa 9 miliardi, più altre attività finanziarie. Tether si comporta insomma come un fondo di investimento, con la differenza che non distribuisce i rendimenti ai sottoscrittori (chi cambia dollari in UsdT) ma li incamera, realizzando profitti stellari. Le attività custodite nelle riserve fruttano, e bene, specialmente dopo il rialzo dei tassi seguito alla fiammata inflattiva del 2022.
E gli utili di Tether continuano ad aumentare. Dai 7 miliardi del 2023, ai 13 un anno dopo e, secondo le anticipazioni di Ardoino, si arriverà a 15 miliardi per il 2025. La somma è facile, 35 miliardi in tre anni, il doppio di quelli messi in conto a un colosso come BlackRock, il più grande asset manager al mondo che di miliardi ne gestisce 12.500. Una profittabilità mai vista, pari a quasi 100 milioni per i 200 dipendente totali. Va sottolineato che, come garantito dalla legislazione in cui si muove, Tether non ha nessun obbligo a presentare i proprio bilanci a nessuna autorità e tantomeno dimostrare la consistenza delle sue riserve per una revisione completa e indipendente, ma deve solamente presentare un’attestazione periodica di Bdo Italia su documenti forniti dal management.
Ma le prove per un business molto redditizio ci sono e si vedono. Secondo indiscrezioni, anzitutto, colossi del calibro della giapponese Softbank e Ark stanno valutando di comprare il 3% della società per 20 miliardi, assegnandole una valutazione totale di 500 miliardi. Soprattutto, la profittabilità di Tether è comprovata dalla campagna acquisti che ha impegnato la società negli ultimi anni.
Tether ha speso almeno 4,3 miliardi di dollari per acquisire quote, di maggioranza o minoranza, in 28 aziende sparse per il mondo. Si tratta di una stima per difetto perché tiene conto soltanto delle operazioni di ammontare dichiarato e non include gli investimenti di Tether su iniziative proprie. Si tratta in ogni caso di una cifra ragguardevole che ha consentito al gruppo di costruire un ampio portafoglio di partecipazioni, riunite sotto il braccio Tether Ventures. Ovviamente la più nota, almeno in Italia, è la quota nella Juventus, che vede Devasini e Ardoino come grandi tifosi fin dall’infanzia. Una scalata iniziata a febbraio con il 5% e proseguita fino a salire all’11,5%, come certificato nell’ultimo fascicolo di bilancio del club bianconero.
Sul lato investimenti, poi, Tether ha puntato soprattutto su progetti legati alla sua attività principale, spendendo 150 milioni per diventare azionista del minatore di cripto Bitdeer, sostenendo la società di cripto-intelligence Crystal e trasferendo bitcoin per due miliardi a Twenty One, società che promette di diffondere «il verbo del Bitcoin» nella finanza e fra il pubblico. La stessa volontà divulgativa sta probabilmente alla base degli investimenti nei media di Tether che ha messo 775 milioni a sostegno della piattaforma video-social Rumble — riferimento per l’estrema destra americana — ed è diventata socia al 30,4% dell’italiana Be Water, holding di Chora e Will Media.
Dall’altra parte c’è il notevole interesse nell’oro, che ha vissuto di recente un’impennata da record del suo valore. Tether sostiene di possedere lingotti del peso di 80 tonnellate e del valore di circa 8 miliardi in un caveau svizzero. Di certo, è diventata azionista di tre aziende canadesi che finanziano lo sviluppo di miniere d’oro in cambio di royalty sulla futura produzione: Elemental Altus, Gold Royalty Corp e Metalla Royalty. Nel portafoglio figurano poi aziende tradizionali, come il produttore sudamericano di zucchero, etanolo e latticini Adecoagro per il cui controllo Tether ha pagato 616 milioni, e progetti avveniristici quali costellazioni di satelliti e chip da impiantare nel cervello.
Una diversificazione negli investimenti giustificata dalla volontà di trovare impieghi diversi ai suoi enormi profitti. Proprio per questo, Ardoino ha dichiarato di essere pronto a investirne il 90% in progetti che si allineino con la visione del mondo, economico e non, di Tether. E, che di conseguenza, porterebbe la stablecoin anche in una sfera di influenza notevole nei confronti di autorità e governi da cui, in fondo, dipende la possibilità di Tether di operare e prosperare. Il gruppo sta così valutando di procedere a donazioni a sostegno dei candidati alle elezioni di mid-term negli Stati Uniti, dove di recente il fenomeno delle stablecoin è stato disciplinato dal Genius Act.
Proprio l’arrivo di questa regolamentazione, secondo alcuni addetti ai lavori, sarebbe un altro fattore dietro la campagna acquisti di Tether. L’istituzionalizzazione delle stablecoin sta infatti rendendo il mercato più competitivo: diverse banche e fintech hanno lanciato valute digitali stabili negli Stati Uniti ed è probabile che altre iniziative seguiranno anche in Europa, dove Tether non opera perché non rispetta i requisiti riguardo alla custodia delle riserve presso istituti bancari. Questi progetti potrebbero insidiare il predominio di UsdT, per esempio proponendo meccanismi di condivisione con gli utenti del rendimento delle riserve.
E proprio per questo, se il futuro del business principale di Tether è a rischio concorrenza (agguerrita e altrettanto ricca di mezzi), la diversificazione degli investimenti permette al gruppo di mantenere il proprio titolo di «società più profittevole al mondo», frase manifesto della coppia Dervasini-Ardoino.









































