Juventusnews24
·8 de noviembre de 2025
Oppini esonera Spalletti dalle colpe, dito puntato contro la squadra: «Giocatori senza personalità». Ecco cosa ha scritto dopo Juve Torino

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·8 de noviembre de 2025

Il deludente 0-0 nel Derby della Mole contro il Torino ha scatenato un’ondata di critiche nei confronti della Juventus. Dopo l’affondo di Luca Toni sulla sterilità offensiva della Serie A, arriva anche l’analisi tagliente dell’opinionista Oppini, che affida al suo profilo X un pensiero durissimo sulla squadra bianconera.
Secondo Oppini, il problema del livello attuale della Vecchia Signora non dipende solo dall’allenatore, anzi. Luciano Spalletti è arrivato da poco e sta cercando di dare una mentalità diversa, ma si scontra con un ostacolo che viene da dentro lo spogliatoio.
Il dito dell’opinionista è puntato soprattutto sulla non personalità di troppi giocatori. Questa è la vera causa dell’incostanza bianconera. Oppini sottolinea come questi giocatori, a momenti alterni, non riescono ad avere la leadership necessaria per trascinare la squadra verso quello che, per la Juventus, è l’unica cosa che conta: la vittoria.
L’analisi di Oppini è impietosa e sposta il focus dalle lavagne tattiche di Luciano Spalletti al carattere dei singoli. Il pareggio a reti bianche contro il Torino è l’ennesima dimostrazione di una squadra che crea, ma non concretizza, che gioca a sprazzi senza però trovare il colpo del KO.
Il problema, secondo Oppini, è la mancanza di leader carismatici in grado di prendersi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà, quando la partita si sporca e serve il carattere più che la tecnica. Spalletti sta provando a lavorare sulla psicologia del gruppo e a studiare nuove soluzioni tattiche, come l’ipotesi delle due punte menzionata dopo il derby, ma si scontra con un limite strutturale.
Questa non personalità di cui parla Oppini è ciò che impedisce alla Juventus di fare il salto di qualità definitivo. I giocatori mancano di quel cinismo e di quella fame necessari per imporsi, accontentandosi di prestazioni sufficienti ma non vincenti. Un lusso che una squadra come la Vecchia Signora, che ha come unico obiettivo la vittoria, non può permettersi.
OPPINI – «Il livello della Juventus di oggi non dipende solo dall’allenatore, anzi, ma soprattutto dalla non personalità di troppi giocatori che a momenti alterni non riescono ad avere la leadership per trascinare la squadra verso l’unica cosa che conta: la vittoria».









































