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·9 de mayo de 2025

Padre Pagano rivela: “Il Papa somiglia a Ranieri, gli proporrò di incontrarlo. È tifoso della Roma”

Imagen del artículo:Padre Pagano rivela: “Il Papa somiglia a Ranieri, gli proporrò di incontrarlo. È tifoso della Roma”

Curiosità e calcio si intrecciano nelle parole di Padre Giuseppe Pagano, amico intimo del neo eletto Papa Leone XIV. In un’intervista rilasciata a Radio Romanista, Pagano ha raccontato alcuni episodi legati al Pontefice, svelando anche un lato inedito e sorprendente della sua personalità: la passione per la Roma.

“Quando arrivai nella Capitale, lui era già un tifoso romanista”, ha raccontato Pagano. “Io sono milanista, ma con i Friedkin vedremo di organizzare qualcosa per assistere insieme a Roma-Milan.” Poi una battuta affettuosa, che mette in parallelo due figure amatissime: “Il Papa somiglia a Ranieri, glielo dirò e magari gli suggerirò di incontrarlo. Sarebbe un bel gesto simbolico”.


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Una dichiarazione che ha subito catturato l’attenzione dei tifosi giallorossi, già affascinati dall’idea di un Pontefice romanista con lo stesso aplomb di Claudio Ranieri. Ecco l’intervista completa:

Padre, lei ieri ha raccontato questa grande amicizia col nuovo Papa.

“Ci siamo conosciuti nel 1983, studiavamo insieme. Lui Diritto Canonico e io Teologia”.

Avete vissuto la Roma più bella, quella campione d’Italia nel 1983. Lei anche è tifoso?

“Io sono milanista. Non è una grande squadra adesso, ma il cuore non dimentica. Tra l’altro quando la Roma ha giocato con la Fiorentina, ho scritto a Prevost che era l’ultimo miracolo dopo la morte di Papa Francesco. Volete che vi regaliamo la vittoria per la Champions? Tanto noi ormai…”

Beh, sarebbe gradito. Come è nata questa passione di Leone XIV per la Roma?

“Quando sono arrivato a Roma lui era già lì ed era già tifoso, immagino che abbia dovuto scegliere tra Roma e Lazio e abbia scelto Roma. Voi tra l’altro mi confermate che nella Capitale si dice che i laziali siano i più burini, vero? Per anni siamo andati in missione e non ci si trovava più, poi ci siamo ritrovati quando è diventato Padre Generale dell’Ordine e lì abbiamo vissuto insieme e visto le partite insieme. Ad ogni Roma-Milan ci prendevamo in giro. Lui è una persona molto semplice e questo aiuta gli altri a relazionarsi con lui. Lui ha celebrato il matrimonio di mia sorella, è un grande amico della mia famiglia che era una famiglia molto semplice. E poi si sa rapportare anche con personalità di un certo spessore. Credo che sarà un Papa di dialogo, come serve oggi”.

Lei sa che anche il presidente della Roma è americano?

“Certo, l’ho visto e lo sfrutteremo per andare a vedere Roma-Milan”.

C’erano dei giocatori che ammiravate insieme nel passato, come Totti o De Rossi?

“Non ho un ricordo. Posso dire che erano giocatori che sia io che lui stimavamo, davano spessore alla squadra ed erano quindi molto graditi a lui perché romanista”.

Tra l’altro, in molti hanno notato una somiglianza tra Papa Leone XIV e Claudio Ranieri.

“Sì, è vero! Ranieri non l’ho mai incontrato ma c’è amicizia spirituale, lui e devoto a Santa Rita e lo vedevo quando portava la sua squadra a Cascia. Poi ho visto la foto di lui diventato Papa, suggerirò a Prevost di incontrarlo”.

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