DirettaCalcioMercato
·11 de octubre de 2024
In partnership with
Yahoo sportsDirettaCalcioMercato
·11 de octubre de 2024
Simone Pafundi, ora in prestito al Losanna, ai microfoni di CronacheDiSpogliatoio, ha manifestato la propria volontà di tornare a giocare in Serie A già a gennaio.
“Dopo questa esperienza in Svizzera sono pronto per la A, dove ci sono tanti giovani adesso. Qui ho imparato soprattutto la fase difensiva: ci sono tanti capovolgimento di fronte. Guardando i numeri uno può dire: ‘non ha fatto bene in Svizzera’. Invece, guardando le partite, direi di no. E poi sono cresciuto fisicamente e in fiducia. L’esperienza in u-20 mi sta confermando che sto bene”.
Il fantasista classe 2006 è tornato a parlare dell’esordio in nazionale maggiore.
“Mancini mi aveva già convocato per uno stage dopo il mio esordio in Nazionale. Ma da lì a essere chiamato davvero con i grandi…Stavo andando in pullman a Napoli quando mi ha chiamato Corradi, che era il mio ct nelle Under. Mi dice: ‘Devi dirmi qualcosa?’. Io gli rispondo: ‘No, mister, perché?’. Lui mi fa: ‘Un uccellino mi ha detto che…’. Sono impazzito: ‘Mister ma scherzi??’». Non era uno scherzo, infatti «sono arrivato in Nazionale che ero molto teso, con mille pressioni addosso. Ma sono stati i 10 giorni più belli della mia vita. Gnonto, Scalvini e Miretti mi hanno aiutato, anche i più storici. Non me lo aspettavo, chiaramente. Poi Mancini mi ha fatto esordire contro l’Albania. Incredibile». Lì la sua vita è cambiata per sempre: “Le pressioni che ne sono derivate sono state tantissime. Un po’ le ho sofferte, ma ora sono pronto”.