Pagelle Juve Genoa: magia di Yildiz, Tudor riporta carattere ed entusiasmo. Gli esempi? Vlahovic e Nico VOTI | OneFootball

Pagelle Juve Genoa: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 30ª giornata di Serie A 2024/25

(inviato all’Allianz Stadium) – Pagelle Juve Genoa: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 30ª giornata di Serie A 2024/25

Di Gregorio 6 – Un paio di interventi a terra, comodi comodi, su Frendrup. Poco, pochissimo per pensare di sorprenderlo.

Gatti 6 – Partita ordinata e senza sbavature prima dell’infortunio. Quando Pinamonti transita dalle sue parti gli concede pochi spazi, murando bene gli attacchi dal suo lato di competenza. Dal 26′ Kalulu 6 – Roccioso quando Vasquez si affaccia in avanti, propositivo nella progressione offensiva palla al piede.

Renato Veiga 6 – Prende in mano il timone di una difesa a tre, rinnovata rispetto all’esperienza con Thiago Motta. Compito non facile, alla prima assoluta con questo abito tattico, ma la guida con solidità ed intelligenza.

Kelly 6 – Sta crescendo in fiducia e personalità. La fotografia della sua partita è proprio questa: copre con ordine, e si sgancia spesso in avanti lungo l’out di sinistra per supportare l’azione e scodellare qualche pallone morbido al centro dell’area.

Nico Gonzalez 6.5 – A tutta fascia, senza mollare neanche un centimetro. In fase offensiva così come in copertura. Sì, il quinto di centrocampo è un ruolo inedito, ma spirito di sacrificio e senso della posizione sono i due ingredienti più importanti che gli permettono di performare anche in habitat a lui più sconosciuti. Dall’81’ Weah SV.

Thuram 6 – Partita di contenimento, ordinata davanti alla difesa per dare equilibrio e disinnescare gli attaccanti centrali del Grifone. Perde un po’ in pericolosità offensiva così, rinunciando ai suoi soliti inserimenti. Ma nel complesso è una prestazione positiva.

Locatelli 6 – Copia e incolla di quanto detto difensivamente per Thuram: diga davanti alla linea a tre arretrata, interdizione e scivolate quando serve, quando conta. Vicino al gol nel finale con un tiro potente dal limite.

McKennie 6 – L’istantanea più significativa della sua partita: la corsa in ripiegamento difensivo al 75′ per rompere l’avanzata genoana, recuperare palla e far ripartire subito l’azione. Lo abbiamo visto in tutti i ruoli praticamente in questa stagione, quello di quinto di centrocampo mancava effettivamente. Ma c’erano dubbi sulla sua enorme adattabilità? Direi di no…

Koopmeiners 5.5 – L’unica luce spenta di questa partita. Ha più supporto tra le linee avendo Yildiz al suo fianco, ma manca il suo di supporto alla punta, Vlahovic. Si nasconde ancora troppo, e in almeno due/tre occasioni arriva in ritardo sui suggerimenti dei compagni venendo anticipato. Dal 65′ Conceicao 6 – Posizione nuova per lui, più centrale. Ma anche lì ha tanto spazio per sgasare e lo fa vedere.

Yildiz 7 – Serve la giocata del fuoriclasse per sbloccare una partita così delicata e bloccata. E per chi pensa che lui, per la giovane età, non lo sia ancora, poco ci manca. Gol che si costruisce da solo e spacca in due la porta. Quanto gli mancava, quanto ci voleva per riprendersi sulle spalle la Juventus e riacquistare fiducia.

Vlahovic 6.5 – Sembra un altro giocatore, mentalmente parlando, rigenerato dalla cura Tudor. Se tecnicamente impatta bene in partita, rifinendo per i compagni anche spalle alla porta (cala un po’ di lucidità col passare dei minuti), è la sua leadership ritrovata a spiccare. Aizza i tifosi, incita i compagni, non rinuncia mai a quella corsa in più. Una bella risposta e buoni segnali, ma la sua enorme voglia di rivalsa era intuibile…

All. Tudor 6.5 – Ha riportato entusiasmo e carattere a questa Juve. Sul piano tattico i dettami verranno pian piano iniettati nelle vene della squadra, ma ciò che contava oggi era la risposta emotiva e caratteriale dei bianconeri. Ed è arrivata.