Palermo, Dionisi: “Dobbiamo parlare di meno e fare di più. Panchina? La decisione spetta alla società” | OneFootball

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·21 de diciembre de 2024

Palermo, Dionisi: “Dobbiamo parlare di meno e fare di più. Panchina? La decisione spetta alla società”

Imagen del artículo:Palermo, Dionisi: “Dobbiamo parlare di meno e fare di più. Panchina? La decisione spetta alla società”

Il Palermo di Alessio Dionisi trova la sua terza sconfitta consecutiva contro l’attuale capolista del campionato, il Sassuolo di Fabio Grosso. E ovviamente la maggior parte della conferenza stampa post partita dell’allenatore si è concentrata sul difficilissimo periodo che sta vivendo la squadra rosanero, parole riportate dal sito sassuolonews.net.

Ecco le sue parole


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Sulla partita:Parlando poco e facendo di più. Io devo parlare e non posso raccontare quello che non penso, se parliamo dei numeri c’è da parlare poco e bisogna migliorare perché l’unico modo è fare fatti. Le prestazioni non bastano perché oggi non credo si sia vista questa differenza di classifica ma avevamo davanti una squadra forte e loro sulla punizione hanno vinto gol. Dobbiamo essere responsabili del momento, io ci metto la faccia ma dobbiamo essere convinti che possiamo fare di più, io per primo“.

Sull’atteggiamento:Prendiamo pochi gol, nell’ultimo periodo ci sono stati più demeriti nostri. L’allenatore può solo allenare il volume, far migliorare quello che si può, poi nel momento l’episodio può spostare tanto. In merito alle situazioni non ho visto bene sulla punizione ma non mi piace parlare se non ho visto bene nel dettaglio, come anche sul fallo di mano. Io sono con la squadra al 100% e i ragazzi dimostrano in campo quello che proviamo. Ovvio che non basta. Potrei sembrare un po’ stonato rispetto al momento che stiamo vivendo o fuori contesto ma devo parlare della prestazione e dei risultati ma sono qua per metterci la faccia“.

Sui cambi:Se poi prendi gol su punizione da 25 metri non è demerito tuo. Giocavamo con una squadra che ha più gamba e qualità, noi abbiamo qualità importanti ma dobbiamo sapere chi abbiamo davanti. Le Douaron non l’avrei sostituito nemmeno ma avendo altri attaccanti fuori se non tolgo lui non metto gli altri. Appuah ci serviva gente di gamba. L’unica occasione concessa nel secondo tempo eravamo in area di rigore loro. Le sostituzioni e la formazione sono in funzione di chi sta bene perché oggi non avevamo terzini destri e oggi si è improvvisato il terzino destro Baniya su Laurienté e lo ha fatto bene. Io sono soddisfatto di quello che stanno facendo i ragazzi“.

Sulla panchina:Questa domanda dovresti farla alla società. Io sono una persona equilibrata. In casa e fuori casa sentire i cori contro non mi fa piacere, non credo di meritarmeli per il lavoro ma per i risultati ci sta. Per la gente l’allenatore è il colpevole, se lo sarà per la società prenderà provvedimenti. Io non ho mai visto un allenatore difendere o far gol ma io sono il responsabile e ci metto la faccia. La cosa più semplice è cambiare l’allenatore. Io ci sorrido però mi dispiace. se un giorno dovesse finire la mia esperienza a Palermo ne parlerei bene. Io sono convinto che la squadra ha dei valori e sono convinto che rialzeremo la testa“.

Sul Sassuolo:Ho passato due anni e mezzo, mi sarebbe piaciuto passarne tre per come è finita. In campo era bello rivedere tanti ragazzi che ho allenato, 5 che oggi erano titolari erano titolari l’anno scorso in A. Mi dispiace non averli potuti salutare nella maniera migliore perché io alleno il Palermo afesso. Il Sassuolo è la squadra che ho allenato di più, magari riabbraccerò ancora da avversario questi colori che per me non saranno mai avversari“.

Sul ritiro:Ho passato due anni e mezzo, mi sarebbe piaciuto passarne tre per come è finita. In campo era bello rivedere tanti ragazzi che ho allenato, 5 che oggi erano titolari erano titolari l’anno scorso in A. Mi dispiace non averli potuti salutare nella maniera migliore perché io alleno il Palermo afesso. Il Sassuolo è la squadra che ho allenato di più, magari riabbraccerò ancora da avversario questi colori che per me non saranno mai avversari“.

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