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·15 de mayo de 2025
Palermo, Dionisi: “Juve Stabia? Ce la giocheremo alla pari. La mia esperienza qui non è ancora finita”

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·15 de mayo de 2025
Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del primo turno dei playoff, che vedrà i rosanero al Menti di Castellammare contro la forte Juve Stabia di Guido Pagliuca: “Silenzio stampa di martedì? Mi e ci dispiace perché immagino che questa cosa non sia stata gradita. La mia priorità era stare vicino alla squadra, stare nello spogliatoio dal primo minuto dopo la fine della partita all’ultimo minuto, fin quando non fosse uscito l’ultimo giocatore, perché volevo trasmettere già quello che era la cosa più importante: pensare a quello che dobbiamo affrontare, alla preparazione della prossima partita. Ci tenevo e ci tenevamo a dirvelo perché poi si prendono delle decisioni e delle volte le decisioni non fanno contenti tutti. E mi e ci dispiace.
Abbiamo dimostrato nelle 38 partite che dopo un risultato molto positivo, il raggiungimento di un micro obiettivo, non siamo riusciti mai ad andare oltre. Nel secondo tempo contro la Carrarese c’è stata una bella risposta, poi siamo stati magari anche avvantaggiati dal fatto che loro siano rimasti in dieci. Però il primo tempo potevamo fare di più, abbiamo difeso male e con poca intensità. Di conseguenza non ci ha permesso di essere efficaci con e senza palla e questo non mi è piaciuto. Comunicato Curva Nord? Sapevo del comunicato e mi dispiace, però ho già parlato più volte di questo, avete capito qual è il mio pensiero e mi dispiace.
Magnani non ci sarà. Per Ceccaroni l’idea era fargli fare uno spezzone di partita, in base a come sarebbe stata la partita, in base alle necessità. C’era stato Gomes che aveva avuto un po’ la febbre nel giorno precedente, ma è rientrato tutto. Gli unici che non saranno della partita, a parte lo squalificato Nikolau, saranno Gomis e Magnani. Oltre a Di Bartolo che è infortunato da tempo.
Sappiamo che nelle 38 partite la Juve Stabia ha fatto qualcosina in più di noi, perché se ne siamo arrivati ottavi e loro quinti, la differenza c’è stata, perché un campionato poi non mente. Inizia un altro campionato, sinceramente abbiamo una partita. Come vi avevo detto tempo fa, quando non sapevamo se ci saremmo arrivati o no, l’obiettivo era giocarci la 39°, una partita in più. L’obiettivo rivistato è stato raggiunto, ora dobbiamo giocarcela per avere la possibilità di giocarcene altre due. Sappiamo che giocheremo in un ambiente non semplice, in un campo atipico, perché comunque non ci alleniamo su un sintetico, non giochiamo su un sintetico e per questo loro saranno più abituati, ma ci abbiamo già giocato, è una squadra intensa, una squadra che è organizzata, che ci ha messo già in difficoltà sia all’andata che al ritorno. Questo lo sappiamo, lo dobbiamo preparare sulle nostre caratteristiche, sapendo chi affronteremo, ma le conosciamo. Poi, non pensando all’ultima partita, siamo stati anche quelli, ma ora è una partita. Dobbiamo essere i migliori possibili per quello che siamo oggi e per quelli che siamo.
Non credo che sarà la stessa partita del campionato per tanti motivi, perché comunque delle volte il fattore campo conta. È normale che hanno un vantaggio, dovuto alla classifica, dovuto ad aver fatto più punti di noi nelle 38 partite, come è giusto che sia. Poi ce la giochiamo alla pari, sapendo che abbiamo delle qualità e quindi questo dovremo sfruttare, cercando di limitare le loro perché loro sono bravi, loro sono intensi, hanno corsa, hanno giocatori che attaccano gli spazi, hanno attaccanti che fanno 3, 4, 5 corse, i primi difensori sono i loro attaccanti. Questa è una cosa che in questa categoria ti mette molto in difficoltà. A tempo stesso noi andiamo là sapendo che abbiamo un risultato in 120 minuti. Poi se in 120 dipenderà da noi, se in 90 si chiuderebbe la partita dipenderà tanto da noi, come è stato anche nella partita precedente perché non siamo stati bravi quanto avremmo potuto e se hai un approccio come abbiamo avuto nella partita precedente abbiamo sbagliato tutto. Ma mi sento di garantire, lo so, lo percepisco, la volontà è quella giusta, non abbiamo tanto tempo ma come non ce l’hanno neanche gli altri perché il primo allenamento tutti insieme l’abbiamo fatto oggi, ci alleneremo domani mattina e partiremo per Castellammare ma per certi aspetti è meglio così, ma la squadra ora ha giocato per arrivare a questo obiettivo. Abbiamo trascurato una partita perché l’abbiamo un po’ trascurata, vedendo com’è andata potevamo andare meglio, però ora è arrivato il momento di guardare avanti, di preparare questa, sapendo che conta tanto, ha un peso importante sicuramente per loro ma ne ha tantissimo anche per noi.
Giudizio sulla mia esperienza a Palermo? Non è finita, ancora non è finita. Poi so benissimo che io sono arrivato qua per cercare di fare il massimo, ad oggi il massimo è questo, poi sono soddisfatto, no, ma ancora ce la possiamo giocare. Poi l’ho già detto altre volte, non è il momento di tirar la riga, l’ho già detto altre volte, l’allenatore allena, non compra, non vende e non scende in campo, ma è responsabile, mi sembra di non essermi mai tirato indietro e credo che insomma sia così. Poi mi giudicate già voi, io faccio la mia autocritica, me la faccio, ma non davanti a voi.
Non possiamo permetterci di andare oltre perché facciamo bene questa, facciamola al massimo di quello che possiamo e poi vediamo. Certo che abbiamo le qualità per battere la Juve Stabia, le dobbiamo mettere dentro tutte per non avere rimpianti, perché di rimpianti nelle 38 partite ne abbiamo tanti e ora non è il momento di pensarci e tantomeno è quello che vorrei a fine partita, dover avere dei rimpianti. Quindi giochiamocela, sappiamo che è una partita, come ho già detto e l’ho ripetuto, la più importante del campionato in questo momento e quindi dobbiamo pensare di mettere dentro tutte le nostre qualità, sapendo che anche loro le hanno, ci hanno messo in difficoltà perché non dimentichiamoci che a Castellammare la partita è stata più in equilibrio del risultato finale. Poi sì, l’abbiamo vinta per episodi, proprio perché ci sono anche gli episodi e dovremo essere bravi per portarli dalla nostra parte“.