Palermo, Inzaghi accolto da un bagno di folla: “Mai vissuto un’accoglienza così, non ho paura di nulla” | OneFootball

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·26 de junio de 2025

Palermo, Inzaghi accolto da un bagno di folla: “Mai vissuto un’accoglienza così, non ho paura di nulla”

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È cominciata ufficialmente l’avventura di Filippo Inzaghi sulla panchina del Palermo. L’arrivo del tecnico rosanero in città è stato accolto da un’autentica ondata di entusiasmo: oltre duemila tifosi si sono radunati davanti allo stadio Renzo Barbera per accoglierlo con cori, bandiere e sciarpe, trasformando il piazzale in una vera e propria festa.

Palermo, Inzaghi accolto da un bagno di folla: “Mai vissuto un’accoglienza così”

“Non mi abituerò mai a queste emozioni. È la più grande accoglienza che abbia mai ricevuto”, ha dichiarato un visibilmente emozionato Inzaghi.


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Un progetto ambizioso: obiettivo Serie A

L’entusiasmo dell’ambiente è figlio di una speranza concreta: riportare il Palermo in Serie A. Un obiettivo chiaro, condiviso da società e allenatore. Inzaghi ha voluto subito ribadire il suo impegno davanti ai tifosi, sottolineando che sarà il campo, e non le parole, a determinare il valore della squadra e la validità del progetto.

“Penso che oggi si sia capito perché ho scelto Palermo. Vi ringrazio per questo affetto, ma dovrò meritarmelo. Più che alle chiacchiere, preferisco rispondere con i fatti. Io e i miei ragazzi cercheremo di essere all’altezza di questa piazza. Per realizzare il nostro sogno, avremo bisogno anche di voi”.

Lavori in corso per il nuovo Palermo

La dirigenza rosanero è già al lavoro con Inzaghi per rafforzare l’organico, in vista di una stagione che si preannuncia ambiziosa e impegnativa. L’allenatore, che in carriera ha già conquistato due promozioni in Serie A (con Benevento e Pisa), punta a ripetere l’impresa anche in Sicilia.

Appuntamento con la stampa: oggi la presentazione ufficiale

L’avventura rosanero di Inzaghi è partita oggi, giovedì 26 giugno alle ore 11, con la presentazione ufficiale in conferenza stampa. Un momento atteso da stampa e tifosi, che avranno l’occasione di ascoltare direttamente dal tecnico le prime parole sul progetto sportivo, sugli obiettivi e sulla costruzione della nuova squadra.

“Ringrazio tutti qui al Palermo e ringrazio anche Pisa, dove ho lasciato il cuore e una tifoseria fantastica. Sono emozionato a parlare di loro, mi hanno dato tanto i miei giocatori, ma ho capito che qualcosa non andava per il verso giusto e io e la società abbiamo preso questa decisione. Io non ho scelto tra Pisa e Palermo, ma ho scelto Palermo dopo aver chiuso col Pisa, è bene precisarlo. Sarei potuto rimanere fermo e aspettavo solo il Palermo, speravo di ricevere questa telefonata, conosco Gardini e Osti da una vita e quindi non c’è stato bisogno di altro. Quando è arrivato il Palermo mi si è riacceso l’entusiasmo. Quello che è successo ieri è qualcosa che non mi ha fatto dormire stanotte, è immeritato, perché non ho fatto ancora niente, ma mi dà una carica incredibile”.

“È giusto che questo popolo torni dove è stato, dove merita di stare, e per questo ho una grande responsabilità. Posso assicurare che daremo tutto. Se la società mi ha chiesto la Serie A? No, non voglio pronunciare nessuna parola, abbiamo un sogno. Abbiamo una società già pronta, dei tifosi già pronti. Per me sarà più difficile dell’anno scorso, perché un anno fa partivo a fari spenti, ma ora ho un pubblico da Champions League e quindi non ho paura di nulla. I ragazzi sanno che con me chi corre poco sta fuori, io non guardo in faccia nessuno. Per me il Palermo è già molto forte, era favorito lo scorso anno, da fuori. Non penso ci sia molto da fare, ma solo di dare fiducia a questi giocatori. Abbiamo già pensato a quello che potrà essere utile”.

“Siamo fortunati a giocare davanti a 40 mila persone e ad avere una società così. Chi mi ha telefonato? Con Gattuso ci siamo sentiti quando è diventato ct della Nazionale. Sono contento perché insieme abbiamo condiviso tante vittorie, ci siamo fatti i complimenti a vicenda. Spero che l’Italia vada ai Mondiali e lui ha tutte le capacità per farlo. Con Max Taibi mi sento sempre, so cosa pensa, è stato uno dei primi a chiamarmi. Ma mi hanno chiamato anche Carrozzieri, Miccoli, Biffi. A Palermo ho giocato spesso da avversario, ho fatto qualche gol di troppo contro e devo farmi perdonare. Ho anche perso, ricordo uno 0-2 del Palermo a San Siro. Da calciatore ho sempre giocato al Nord, anche se a fine carriera potevo venire qui, e da allenatore ho scoperto il Sud ed è stato benissimo. Sono stato benissimo a Benevento, Salerno, Reggio Calabria, ci piace stare al mare e la mia famiglia sta benissimo in questi posti”.

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