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·4 de junio de 2025
Passione, idoli e la Nazionale croata: dieci curiosità su Petar Sučić

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Nato a Livno in Bosnia-Erzegovina il 25 ottobre 2003, Petar Sučić ha iniziato a giocare a calcio nell'NK Sport Prevent di Bugojno, squadra amatoriale della maggiore città della sua regione. Nel 2018 entra nel settore giovanile dell'Iskra Bugojno dove rimane fino al 2020 quando viene notato dagli osservatori dello Zrinjski Mostar, il club piùà vincente della Bosnia-Erzegovina. Nel mese di gennaio del 2022 si trasferisce alla Dinamo Zagabria, entrando a far parte della seconda squadra del club: in seguito la Dinamo lo rimanda in prestito allo Zrinjski Mostar, formazione con cui vince campionato e coppa nazionale. Tornato a Zagabria, Petar gioca due stagioni con la Dinamo, vincendo campionato, coppa di Croazia e Supercoppa nel 2023/24. Nella stagione appena conclusa Sučić segna due gol in Champions League contro Monaco e Slovan Bratislava e debutta con la Croazia. In totale Petar colleziona 31 presenze e 7 gol nell'annata appena terminata, la migliore per lui in carriera a livello realizzativo.
L'amore di Sučić per il calcio nasce da molto lontano, fin da quando era bambino. Un amore nato a casa, con la famiglia e gli amici, durante infinite giornate passate all'aperto inseguendo un pallone.
Il primo campo dove ha giocato Petar è a Kandija, il villaggio dove è cresciuto. Un paesino di appena 300 abitanti, dove la sua famiglia possedeva una fattoria e dove ha iniziato a tirare i calci al pallone.
La Croazia è una terra famosa per la grande classe dei suoi giocatori, in particolare i centrocampisti. Sučić ha potuto ispirarsi sin da bambino a calciatori come gli ex nerazzurri Mateo Kovacic e Marcelo Brozovic. Non solo: in generale Sučić ha sempre apprezzato i centrocampisti in grado di capire con grande profondità il gioco. A livello internazionale Petar ha ammirato il centrocampo spagnolo formato da Xavi, Iniesta e Busquets.
Oltre ai suoi connazionali Petar ha sempre amato Ronaldo, il Fenomeno brasiliano che ha incantato i tifosi nerazzurri tra il 1997 e il 2002. Tra le Legend della storia dell'Inter R9 è il preferito di Sučić.
Nato in Bosnia-Erzegovina, Petar ha scelto di vestire la maglia della Croazia, il Paese dei suoi genitori. Sučić ha esordito con la sua Nazionale nel corso di questa stagione, nella partita di Nations League giocata a Lisbona contro il Portogallo lo scorso 5 settembre. Nel mese di ottobre Petar ha segnato anche il suo primo gol, arrivato nella gara tra Polonia e Croazia a ottobre 2024.
"Indossare la maglia della Croazia è la sensazione più bella del mondo. Ogni giocatore al mondo vuole vestire la maglia della nazionale del suo Paese"
Sučić è l'ottavo croato della storia dell'Inter: i primi sette giocatori sono stati Antonio Blasevich, Dario Simic, Marko Livaja, Mateo Kovacic, Marcelo Brozovic, Ivan Perisic e Sime Vrsaljko.
Centrocampista tecnico, dotato di grande precisione e corsa, Petar è un calciatore polivalente che si descrive con tre parole: PERSONALITÀ, PAZIENZA e DIVERTIMENTO.
Quando non si allena e non è impegnato con il calcio, Sučić trascorre il tempo libero in famiglia. Amanjte dei videogames, Petar si rilassa anche passeggiando in città: ora avrà la possibilità di scoprire Milano, dopo essere stato a Mostar e Zagabria.
Petar non è l'unico Sučić che si è dedicto al calcio: suo cugino Luka Sučić, nato a Linz l'8 settembre 2002, gioca nella Real Sociedad e nella Nazionale croata. Luka ha già affrontato l'Inter nella stagione 2023/24 in Champions League, quando giocava nel Salisburgo. Il centrocampista ha giocato per intero entrambe le gare vinte dall'Inter contro la squadra austriaca nella fase a gironi.
Nonostante la grande tradizione croata in diverse discipline, Petar da sempre ha vissuto solamente la passione per il calcio. In TV l'unico sport seguito da Sučić è il calcio.
Come si concentra Petar Sučić prima di scendere in campo? Il croato ama ascoltare la musica sull'autobus che porta la squadra fino allo stadio, poi però abbandona il telefono per focalizzarsi completamente sul match. Attenzione e concentrazione al massimo: prima dell'inizio della partita Petar cerca di ritagliarsi anche dei momenti di raccoglimento per pregare.