Calcionews24
·12 de noviembre de 2025
Pavlovic spiega: «Milan e San Siro sono unici nel calcio italiano. Voglio raggiungere con i rossoneri quell’obiettivo»

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Il difensore del Milan Strahinja Pavlovic ha celebrato le 50 presenze con la Nazionale serba con una lunga intervista ai canali ufficiali della Federazione. Tra aneddoti e riflessioni, Pavlovic ha parlato del suo percorso, dei modelli che lo ispirano e delle ambizioni con il Milan.
Il fascino di San Siro e il sogno di WembleyAlla domanda sullo stadio più bello in cui abbia giocato, Pavlovic non ha avuto dubbi: «San Siro. Assolutamente. Giovedì giocherò per la prima volta a Wembley, ma credo che non possa essere paragonato. Lo stadio di Milano è un vero tempio del calcio». Parole che testimoniano il legame già forte tra Pavlovic e l’ambiente rossonero, dove si sta imponendo come uno dei difensori più promettenti della Serie A.
Moda e ironia milaneseIl centrale ha mostrato anche un lato più leggero parlando di stile: «Non direi Rafa Leão (ride). No, lui sarebbe all’ultimo posto. Direi… io! Milano offre tante possibilità, è facile vestirsi come vuoi e sentirti a tuo agio».
Il gol alla Roma e la gioia in famigliaRievocando l’esultanza dopo il gol contro la Roma, Pavlovic ha spiegato: «Volevo condividere un momento speciale, l’annuncio che presto diventerò papà. È una felicità immensa per me e la mia famiglia».
Gli obiettivi con il MilanSul presente e sul futuro rossonero, Pavlovic ha le idee chiare: «Il Milan è un club enorme. Quando vinciamo, non c’è posto più bello di Milano. Ma bisogna restare umili: la Serie A è equilibrata e ogni partita è difficile. Se restiamo concentrati, possiamo puntare in alto».
Il derby e il rispetto per l’InterRiguardo al derby, il serbo ha ricordato: «L’anno scorso ho giocato tre delle cinque sfide contro l’Inter e non abbiamo mai perso. Mi piacerebbe che questa serie continuasse».
Modric e Allegri, due modelli diversi ma simili nella grandezzaParlando di Luka Modric, Pavlovic ha espresso ammirazione: «È incredibile. A 40 anni gioca come un robot, fa tutto con la stessa intensità di un ragazzo. Ci trasmette sicurezza e serenità».Poi un pensiero per Massimiliano Allegri, tecnico che lo ha aiutato nei momenti difficili: «Dopo la sconfitta con la Cremonese ero abbattuto, ma lui mi ha tranquillizzato. Mi ha ricordato che sono giovane e che crescerò. È una persona positiva, sempre vicina ai giocatori».
Con la maturità di un veterano e l’entusiasmo di chi sa di poter crescere ancora, Pavlovic si conferma uno dei protagonisti più interessanti del Milan e della Serbia.









































