Juventusnews24
·12 de noviembre de 2025
Pedullà critico su Comolli: «Andrà giudicato alla lunga, ma ieri non mi ha convinto soprattutto per questo aspetto». Le sue parole

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L’investitura ufficiale di Damien Comolli come nuovo Amministratore Delegato della Juventus ha segnato l’inizio di una nuova era, ma la sua prima conferenza stampa ha già sollevato le prime critiche. L’esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà, ha analizzato le prime parole del dirigente francese, sottolineando una mancanza di contenuti significativi e, soprattutto, l’assenza di un passaggio fondamentale sul recente passato della Vecchia Signora.
Pedullà ha espresso le sue perplessità, giudicando il discorso di Comolli troppo generico e privo dell’autocritica necessaria per inaugurare un nuovo corso, specialmente dopo le recenti difficoltà della squadra (reduce dal pareggio per 0-0 nel derby contro il Torino).
ALFREDO PEDULLÀ – «Comolli andrà giudicato alla lunga. Ha detto delle cose abbastanza banali ieri in conferenza come l’ossessione per la vittoria che ce l’hanno tutti. Non mi hanno convinto alcuni passaggi, mi sarei aspettato un po’ di autocritica.»
Il punto centrale della critica di Pedullà non riguarda la filosofia futura, ma un errore gestionale molto recente. Il giornalista ha puntato il dito contro la gestione del precedente allenatore, Igor Tudor (ora sostituito da Luciano Spalletti). Comolli, infatti, aveva avallato la conferma e il rinnovo di Tudor solo la scorsa estate, per poi cambiare idea dopo poche settimane, una decisione che per Pedullà richiedeva una spiegazione e una assunzione di responsabilità.
Secondo l’esperto di mercato, Comolli avrebbe dovuto fare chiarezza su quella scelta, ammettendo l’errore, piuttosto che trincerarsi dietro concetti universali come la “vittoria”.
ALFREDO PEDULLÀ – «Doveva fare un passo indietro e spiegarci cosa è successo la scorsa estate con la conferma di Tudor con il rinnovo. Perchè gli errori li fanno tutti ma devi prenderti le responsabilità perchè la scelta è stata la sua. Altrimenti diventa tutto normale e non può esserlo. Praticamente hai rimangiato una scelta che hai fatto quattro mesi prima, non anni»
La critica di Pedullà è netta: l’errore non è l’aver esonerato Tudor, ma l’averlo confermato solo quattro mesi prima, per poi rimangiarsi la decisione. Questa mancanza di autocritica su una scelta strategica così importante e recente non convince il giornalista, che si aspettava un “passo indietro” dal nuovo AD. La Juventus di Spalletti ha bisogno di certezze e trasparenza per affrontare il calciomercato di gennaio, e la prima uscita pubblica del nuovo Amministratore Delegato, secondo Pedullà, non ha fornito la chiarezza sperata sulla gestione degli errori passati.









































