Perin Rugani, siparietto negli spogliatoi: «Dimmi una frase motivazionale». La pillola di saggezza del portiere della Juventus – VIDEO | OneFootball

Perin Rugani, siparietto tra i due giocatori negli spogliatoi: «Dimmi una frase motivazionale». La risposta del portiere della Juventus – VIDEO

Nelle pieghe di una stagione intensa, la Juventus trova la sua forza più grande lontano dalle telecamere: nella coesione del suo spogliatoio. Un video circolato nelle ultime ore sui social network ha svelato un momento di saggezza tra due dei veterani della rosa, offrendo uno spaccato sulla mentalità che si respira alla Continassa sotto la gestione di Luciano Spalletti.

Protagonisti del siparietto sono Daniele Rugani e Mattia Perin. Il difensore centrale, attualmente fermo ai box per una lesione al polpaccio che lo terrà fuori ancora per qualche settimana, si è trasformato in intervistatore, chiedendo al compagno una “pillola di saggezza” su un tema cruciale per ogni atleta: l’equilibrio.

Alla richiesta di una frase motivazionale, Mattia Perin non si è tirato indietro. Il portiere ha risposto con una citazione profonda, filosofica, che fotografa perfettamente la ricetta per il successo in un ambiente sotto pressione come quello bianconero.

«Non dipendere dall’opinione pubblica è la prima condizione formale per fare qualcosa di grande», ha sentenziato Perin con sguardo serio ma sereno.

Una lezione per la “Nuova Juve”

Queste parole non sono casuali. Arrivano in un momento storico in cui la squadra di Spalletti è costantemente sotto la lente d’ingrandimento della critica. Tra l’esaltazione per le vittorie (come quella di Bodø o contro il Cagliari) e i processi mediatici per i pareggi o il gioco a tratti intermittente, il rischio di perdere la bussola è alto.

Il messaggio di Perin è chiaro: per costruire un ciclo vincente, bisogna erigere un muro mentale. L’equilibrio interno non deve essere scalfito dagli umori esterni, siano essi elogi sperticati o critiche feroci. Perin e Rugani, senatori di lungo corso, sanno che la grandezza si costruisce nel silenzio del lavoro quotidiano, non sui giornali.