Peruzzi individua il ‘problema’: «La Juve può tornare a vincere solo con le persone giuste, in sede e in squadra! Negli ultimi anni ha tentennato perché non c’era un timoniere» | OneFootball

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·8 de septiembre de 2025

Peruzzi individua il ‘problema’: «La Juve può tornare a vincere solo con le persone giuste, in sede e in squadra! Negli ultimi anni ha tentennato perché non c’era un timoniere»

Imagen del artículo:Peruzzi individua il ‘problema’: «La Juve può tornare a vincere solo con le persone giuste, in sede e in squadra! Negli ultimi anni ha tentennato perché non c’era un timoniere»

Peruzzi, ex portiere della Juventus, ha rilasciato queste dichiarazioni sui bianconeri. Ecco cosa ha detto sui problemi degli ultimi anni

Parole pesanti, lucide, che arrivano da una leggenda. Angelo Peruzzi, ultimo portiere ad aver alzato la Champions League con la Juventus, è tornato a parlare e, dai microfoni di Dribbling, ha offerto la sua ricetta per il futuro bianconero: servono le «persone giuste al posto giusto», sia in società che in campo, per aprire un nuovo ciclo vincente.

“Alla Juve è mancato un timoniere”

L’ex portiere della Nazionale non ha usato mezzi termini per analizzare le difficoltà recenti della Signora. «Negli ultimi anni la squadra ha tentennato perché non c’era un timoniere», ha dichiarato. Secondo “Tyson”, «L’unico che c’è sempre stato è stato Andrea (Agnelli, ndr), e infatti i risultati si sono visti». Un’analisi che suona come un appello a ritrovare una leadership forte e carismatica.


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L’elogio a Conte e la critica al calcio moderno

Peruzzi ha poi elogiato un grande ex come Antonio Conte, capace di «imprimere nei giocatori il senso profondo di squadra», e ha offerto una riflessione sul calcio moderno, partendo dal ruolo del portiere. Pur elogiando Donnarumma (“è tra i 2/3 migliori al mondo”), ha lanciato una stoccata: «Il portiere deve parare con le mani… Per vincere un secondo mondiale cosa avremmo dovuto fare? Sostituire Buffon con Pirlo?».

Una critica anche alle scuole calcio, che a suo dire devono «formare calciatori, non necessariamente vincere», affidandosi a tecnici preparati e non a chi ha “studiato il calcio su internet”.

Le parole di Peruzzi, eroe della notte di Roma del ’96, sono un monito e una guida. La Vecchia Signora, per tornare a vincere, deve ripartire dalle sue fondamenta: uomini forti, competenti e con un DNA juventino ben marcato.

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