Inter News 24
·28 de septiembre de 2025
Pistocchi ha analizzato la sfida Inter Cagliari: «Nel gioco dei nerazzurri non è cambiato niente»

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·28 de septiembre de 2025
L’Inter ha superato il Cagliari con un secco 2-0 all’Unipol Domus, centrando la terza vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. Una prestazione positiva che permette ai nerazzurri di restare a contatto con le prime posizioni della classifica. Il giorno dopo la sfida, il giornalista Maurizio Pistocchi ha offerto la sua analisi attraverso i propri canali social, soffermandosi sui punti di forza e sulle criticità della squadra di Cristian Chivu.
«L’Inter batte il Cagliari 2-0 e risale in classifica: lo fa con un gol di Lautaro nel primo tempo e uno di Pio Esposito nella ripresa. In mezzo una partita molto inzaghiana: controllo della palla e del gioco, molte occasioni sprecate (soprattutto da Thuram) e pochissimi rischi, a parte il palo colpito di testa da Folorunsho, liberissimo in area di rigore», ha spiegato Pistocchi.
L’analisi del giornalista si è poi concentrata sulla produzione offensiva del centrocampo nerazzurro: «Il gioco dei nerazzurri li porta spesso a gestire la palla, ma negli ultimi venti metri faticano a creare occasioni limpide perché trovano sempre squadre chiuse che difendono con dieci uomini. Segnano poco le mezzali: l’anno scorso i cannonieri furono Calhanoglu e Frattesi con cinque reti, e Barella con tre. Quest’anno, tra i centrocampisti, ha segnato solo Calhanoglu (due), non a caso il più abile nel tiro da fuori, che anche contro il Cagliari ha colpito un palo a portiere battuto».
Pistocchi ha poi evidenziato come, nel complesso, la struttura tattica dell’Inter resti la stessa degli ultimi anni: «In generale, nel gioco dell’Inter non è cambiato niente: costruisce bene dal basso, muove bene la palla da destra a sinistra, le giocate dei quinti spesso decidono le partite e Lautaro dentro l’area è una sentenza. La fase difensiva deve però essere più accurata: alcune indecisioni – come la palla lunga su Belotti a tu per tu con Martinez o Folorunsho lasciato solo su palla inattiva – richiedono un lavoro più attento».
Parole che ribadiscono come l’Inter, pur vincente e convincente, abbia ancora margini di miglioramento, soprattutto nella concretezza dei centrocampisti e nella gestione dei dettagli difensivi.