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·11 de diciembre de 2025

Pulisic Milan, Marchisio come lo statunitense: quando la febbre porta bene

Imagen del artículo:Pulisic Milan, Marchisio come lo statunitense: quando la febbre porta bene

Pulisic Milan, Marchisio come lo statunitense: quando la febbre porta bene. Segui gli aggiornamenti sui rossoneri

Il recente exploit di Christian Pulisic nella vittoria in rimonta del Milan contro il Torino ha fatto molto discutere non solo per la sua doppietta, ma anche per le sue condizioni fisiche: lo statunitense, esterno dinamico e decisivo, è sceso in campo dopo aver combattuto con un attacco influenzale. Un gesto di grande professionalità e attaccamento alla maglia che ha riportato alla mente episodi simili di sacrificio nel calcio italiano.

A commentare l’episodio di Pulisic è stato l’ex centrocampista della Juventus, Claudio Marchisio, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, tracciando un parallelo con la sua esperienza personale.


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La Lezione di Conte: Non Mollare Mai

Interrogato sulla possibilità di giocare con la febbre, l’ex calciatore bianconero, Claudio Marchisio, ha raccontato il suo aneddoto: “Sì, con 38 e mezzo. Era Italia-Olanda, l’esordio di Conte da c.t., un’amichevole a Bari.”

Il racconto di Marchisio è emblematico della mentalità ferrea richiesta da certi allenatori: “A fine primo tempo avevo la tosse fortissima, mi girava la testa. ‘Mister, sono bollente’. ‘Claudio, devi stare in campo’. ‘Ma stiamo vincendo 2-0, è un’amichevole’. E lui: ‘Non mi mollare adesso’. Ho giocato altri 15-20 minuti.”

La Disciplina Richiesta da Allegri

Questo aneddoto si inserisce perfettamente nel nuovo contesto del Milan guidato da Massimiliano Allegri. Il nuovo allenatore rossonero, il tecnico toscano, ha reintrodotto nel Diavolo una disciplina e una cultura del lavoro in cui il sacrificio individuale è messo al servizio del risultato collettivo. La scelta di Pulisic di rendersi disponibile, nonostante i sintomi influenzali, è un chiaro esempio di come la mentalità Allegri stia permeando lo spogliatoio.

Il Direttore Sportivo, Igli Tare, l’abile dirigente albanese, osserva con soddisfazione questi segnali. La professionalità e la dedizione mostrate da un giocatore chiave come lo statunitense sono un valore aggiunto fondamentale per il progetto. Un Milan dove i giocatori sono disposti a lottare oltre il limite per la squadra è esattamente ciò che Tare e Allegri intendono costruire per riportare i rossoneri ai vertici. L’episodio di Pulisic non è solo una grande prestazione, ma la prova tangibile della ritrovata forza d’animo del club di Via Aldo Rossi.

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