Calcio e Finanza
·11 de marzo de 2025
Ratcliffe: «Tagli ai dipendenti? Il ManUTD avrebbe finito i soldi a dicembre senza un intervento»

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·11 de marzo de 2025
Nella giornata di oggi il Manchester United ha presentato il rendering per il nuovo stadio nel quartiere di Old Trafford che avrà 100mila spettatori. Una spinta decisiva è arrivata dal nuovo socio di minoranza del club, Sir Jim Ratcliffe, che dal suo insediamento ha portato avanti un taglio molto importante per quanto riguarda i costi.
Il patron di Ineos ha infatti eliminato spese ritenute eccessive tagliando diversi posti di lavoro e allontanando dal club anche Sir Alex Ferguson, che dal suo addio alla panchina ricopriva un ruolo da consulente che Ratcliffe ha ritenuto troppo oneroso per le casse di un club che non è più ormai stabilmente nella ricchissima Champions League, con un impatto importante sui conti.
Per rientrare nelle spese sostenute fino a qui, il club ha inoltre deciso di aumentare i prezzi dei biglietti includendo anche quelli riservati a Under 16 e pensionati. Questo, sommato ai numerosi licenziamenti, ha portato ad appena un anno dal suo arrivo ad un deterioramento del rapporto fra Ratcliffe e i tifosi.
«So che è impopolare – ha commentato a riguardo Ratcliffe alla BBC –, e questo periodo di cambiamento è scomodo per le persone, e alcune delle decisioni che dobbiamo prendere sono spiacevoli. Ma sono necessarie per rimettere il Manchester United su basi stabili. Se la gente vuole vedere il Manchester United vincere trofei di nuovo, allora dobbiamo fare tutto questo. Riconosco di essere impopolare in questo momento, ma sono disposto a esserlo, e posso sopportare di essere impopolare per un certo periodo di tempo perché credo che quello che stiamo facendo sia la cosa giusta».
«Il Manchester United è deragliato – ha sottolineato Ratcliffe – e dobbiamo rimetterlo sui binari, e credo che quello che stiamo facendo lo rimetterà e finirà per essere dove sono oggi il Liverpool o il Real Madrid in futuro. Quando le cose si fanno difficili, le persone devono mostrare un po’ di resilienza, un po’ di grinta, non crollare, e uscire dall’altra parte combattendo, ed è quello che faremo».
Decisioni drastiche che sono però state necessarie per le condizioni economico-finanziarie del club: «Il Manchester United sarebbe rimasto senza soldi entro la fine del 2025 dopo che ho messo 300 milioni di dollari e se non compriamo nuovi giocatori in estate. Siamo nel mezzo di un cambiamento, ed è un periodo scomodo e dirompente, e provo simpatia per i tifosi. La risposta semplice è che il club finisce i soldi a Natale se non facciamo queste cose».
«Per sette stagioni il club ha speso di più di quello che guadagnasse – ha ammesso Ratcliffe –. Se spendi più di quello che guadagni, alla fine quella è la strada per la rovina. L’interesse sui prestiti (che ammontava a 43,8 milioni di euro nell’ultima stagione, ndr) è uno dei costi, ma non è il costo maggiore in questo club. Abbiamo bisogno di rimettere in ordine lo stadio in modo da avere solide basi finanziarie per il futuro. La maggior parte dei club nel Regno Unito ha qualche forma di debito. Ma se il club è davvero redditizio, come credo sarà nei prossimi anni, allora puoi fare il contrario. Puoi iniziare a ripagare il debito. Questo è dove credo che il Manchester United debba essere».
«In definitiva, se guardi alla gestione di un club delle dimensioni del Manchester United con un reddito di circa 770 milioni di euro, una parte di questi soldi la spendi per gestire il club e una parte per la squadra. Dove vuoi spendere i soldi? Vuoi spenderli per gestire il club o vuoi spenderli per la squadra? Perché se li spendi per la squadra ottieni risultati migliori. E alla fine della giornata, qual è lo scopo del Manchester United se non vincere trofei? Quello che vogliamo fare è investire nei migliori giocatori del mondo, se possiamo, piuttosto che spenderli, mi dispiace dirlo, in pranzi gratuiti. Il mio unico interesse qui è riportare il Manchester United alla grandezza di un tempo», ha concluso Ratcliffe che ha voluto precisare che i problemi recenti di Ineos non influenzeranno in nessun modo il suo impegno nei confronti del Manchester United.
Oltre a spiegare il motivo per i drastici tagli alle spese del club, Ratcliffe ha sottolineato che i risultati deludenti dell’ultimo periodo derivano anche dalla scelta di alcuni calciatori, che per lui sono stati anche strapagati e hanno contratti troppo onerosi per quello che hanno dimostrato a Manchester.
Inoltre, devono essere anche conclusi i pagamenti per calciatori che hanno già lasciato il club, come per esempio Sancho per cui lo United deve ancora 20 milioni di euro al Borussia Dortmund in estate. In tutto l’esterno inglese è costato al club ben 86,5 milioni nel 2021 per poi fare ritorno al club tedesco dopo la lite con Erik ten Hag ed essere ceduto nuovamente in prestito al Chelsea nell’estate 2024.
«Se guardi i giocatori che non abbiamo comprato noi – ha dichiarato Ratcliffe – stiamo pagando Antony, Casemiro, Onana, Hojlund e Sancho. Queste sono tutte cose del passato, che ci piaccia o no, le abbiamo ereditate e dobbiamo sistemarle. Per Sancho, che ora gioca per il Chelsea e a cui paghiamo metà dello stipendio, dovremmo pagare 20 milioni in estate».
Per quanto riguarda, invece, i calciatori citati da Ratcliffe le spese sono state onerose. Per esempio Anthony, ora in prestito al Betis, è stato acquistato dall’Ajax per 96,6 milioni di euro. Casemiro nel 2022 fu prelevato dal Real Madrid per 83 milioni, mentre Hojlund è stato pagato all’Atalanta 85 milioni. Dall’Italia è arrivato anche il portiere Onana che ha garantito all’Inter una cessione per 56 milioni di euro. E tutti questi calciatori hanno vissuto o stanno vivendo un momento tutt’altro che esaltante da quando sono approdati a Manchester.
«Ci vuole tempo per allontanarsi dal passato e andare verso il futuro – ha sottolineato Ratcliffe –. Alcuni calciatori non sono abbastanza bravi e alcuni probabilmente sono pagati troppo, ma per noi modellare la squadra di cui siamo pienamente responsabili e per cui siamo responsabili ci vorrà tempo. Abbiamo questo periodo di trasformazione in cui ci spostiamo dal passato al futuro. Ci sono alcuni grandi giocatori nella squadra, come sappiamo, il capitano Bruno Fernandes è un calciatore favoloso. Abbiamo sicuramente bisogno di lui, è un calciatore fantastico».