Ribery svela il motivo del suo addio al calcio e alla Salernitana: “Ho rischiato di perdere la gamba. Futuro? Non ho fretta” | OneFootball

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·22 de marzo de 2025

Ribery svela il motivo del suo addio al calcio e alla Salernitana: “Ho rischiato di perdere la gamba. Futuro? Non ho fretta”

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È difficile dimenticare il clamore che accompagnò qualche anno fa il trasferimento di Frank Ribery alla Salernitana. Lo stesso che un po’ di tempo dopo rimase scosso dal suo addio al calcio. Un addio avvolto nell’ombra, sul quale l’ex stella del Bayern Monaco ha fatto chiarezza in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe, riportata dal sito salernitananews.it, dove, oltre all’addio, il calciatore ha svelato anche quali sono i suoi piani per il futuro, intrapreso nel 2022 come collaboratore tecnico proprio sulla panchina granata.

Ecco le sue parole


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Sul suo addio:Il mio ginocchio diventava sempre più dolorante. Non mi allenavo più tra una partita e l’altra, ma mi preservavo per riprendermi. Mi prendevo due giorni di stop, poi tre o quattro. Ho perso il ritmo, per salvaguardarmi. Poi gli esami hanno rivelato che non avevo più cartilagine. Mi sono sottoposto a un intervento chirurgico in Austria. L’operazione è andata bene, mi è stata posizionata una placca all’interno. Circa cinque mesi dopo ho avuto una brutta infezione. Per due mesi ho preso delle pillole. La placca è stata rimossa. L’infezione mi aveva divorato. Era così grave che mi sono ritrovato con dei buchi nella gamba. Avevo preso lo Staphylococcus aureus. Sono stato al pronto soccorso dell’ospedale in Austria per dodici giorni. Ero davvero spaventato. Avrebbero potuto amputarmi una gamba. Il chirurgo è stato fantastico“.

Sul futuro:Continuerò a completare i miei diplomi di allenatore a Coverciano. A settembre inizierò l’ultima fase. Dopo la UEFA B, la UEFA A è la licenza professionale. Farò degli stage in grandi clubMa posso già prendermi cura dei giovani o unirmi agli staff. Voglio spingermi oltre, prendermi il tempo necessario per crescere e svolgere bene questo lavoro, senza fretta. Sono umile e desideroso di imparare, pur portando la mia esperienza. Anche se ho molto rispetto per il mondo amatoriale, la CFA o la Nazionale dove ho giocato, voglio restare in contatto con il livello più alto“.

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