Milannews24
·12 de noviembre de 2025
Rigore Parma Milan, Ordine va su tutte le furie: «Episodio più grave in epoca Var, questa cosa è davvero inaccettabile»

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·12 de noviembre de 2025

Il raddoppio del Milan contro il Parma, siglato su calcio di rigore da Rafael Leao, ha scatenato un acceso dibattito non tanto per la decisione finale, quanto per la dinamica del check al Var. Il penalty era netto, procurato da Alexis Saelemaekers che, dopo una serpentina in area, è stato atterrato dal difensore gialloblù. L’arbitro Di Bello ha subito concesso il tiro dal dischetto.
La sorpresa è arrivata dalla sala Var di Lissone, dove il varista, Maggioni, ha richiamato l’arbitro per una On Field Review (OFR), suggerendo che fosse il belga ad andare contro il difensore. Nonostante il richiamo e il consiglio di Maggioni per il «non penalty», Di Bello, dopo aver rivisto le immagini al monitor, ha confermato la sua decisione iniziale: rigore per il Milan.
Questo episodio è un fatto rarissimo: la conferma della decisione di campo dopo un richiamo Var per la revisione è un fenomeno che si è visto pochissime volte in Serie A, solo tre con questo. La correttezza della decisione è stata confermata anche in seguito da Gianluca Rocchi, responsabile CAN, che ha elogiato la tenuta di Di Bello pur definendo eccessiva la necessità della review.
In merito, il commento di Franco Ordine è durissimo. Il giornalista ha definito l’episodio «più grave epoca Var». «Di solito l’arbitro viene richiamato perché si è perso qualcosa, un fallo, una mano, ma si corregge l’arbitro», ha spiegato Ordine. «Qui invece il Var per la prima volta rovescia ciò che è accaduto sul campo. L’unica vera fortuna è che il varista, tale Maggioni, che non ha avuto una carriera arbitrale di grande esperienza, non rappresenta per Di Bello un tale collega da esercitargli un’influenza e quindi rimane fedele alla realtà perché quello che ha visto nel monitor è quello che ha visto sul campo che è giusto. Ma se avesse trovato un altro con poca personalità…». La sua tesi sottolinea il rischio di un eccessivo condizionamento da parte della sala Var sulla decisione di campo.









































