Rigore Verona Juve, non solo l’episodio dubbio ma anche l’errore dell’arbitro! La gaffe durante l’annuncio: ha confuso il giocatore che ha colpito la palla col braccio. L’episodio | OneFootball

Rigore Verona Juve, non solo l’episodio dubbio ma anche l’errore dell’arbitro: ecco cosa è successo a fine primo tempo

Un finale di primo tempo a dir poco rovente allo Stadio Bentegodi, dove è successo di tutto nei minuti che hanno preceduto il duplice fischio di Verona Juve. Il calcio di rigore, già molto discusso, concesso all’Hellas Verona contro la Juventus è stato solo l’inizio di una serie di eventi caotici che hanno visto protagonisti l’arbitro, i giocatori e persino i dirigenti.

Tutto è nato dalla decisione del direttore di gara, il signor Rapuano, di assegnare il penalty per un tocco di braccio di Joao Mario dopo una lunga revisione al VAR. Una scelta che ha da subito innescato un vespaio di polemiche, con diversi esperti arbitrali che hanno evidenziato forti dubbi sulla correttezza della decisione. Ma il caos è proseguito anche dopo il fischio dell’arbitro.

Nel momento di annunciare il provvedimento disciplinare, infatti, c’è stato un clamoroso errore. L’arbitro ha erroneamente sanzionato il giocatore numero 15 della Juventus, Pierre Kalulu, invece del reale colpevole, il numero 25, Joao Mario.

Rigore Verona Juve: la gaffe dell’arbitro Rapuano e la tensione alle stelle

Una gaffe veniale, certo, ma che ha contribuito ad accrescere la confusione in un momento già carico di tensione. Mentre i giocatori bianconeri protestavano, sul fronte veronese si è assistito a una piccola e pacifica disputa tra Giovane e Orban su chi dovesse incaricarsi della battuta, risolta solo dall’intervento della panchina che ha designato il nigeriano.

La tensione, a quel punto, è salita alle stelle a bordo campo. Il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano, ha protestato platealmente verso il quarto uomo e l’arbitro, un comportamento che gli è costato l’espulsione diretta.

Il dirigente è stato allontanato dal campo tra gli applausi scroscianti del pubblico di casa, che lo ha acclamato a gran voce. Un finale di frazione incredibile, segnato da un rigore dubbio, un errore nell’annuncio, una piccola contesa per il pallone e un cartellino rosso per un dirigente, che ha fotografato perfettamente il clima infuocato del Bentegodi.