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Inter News 24

·21 de octubre de 2025

Rocchi prende posizione: «Mai rigore e mai da VAR», le parole sul penalty assegnato al Milan

Imagen del artículo:Rocchi prende posizione: «Mai rigore e mai da VAR», le parole sul penalty assegnato al Milan

Rocchi su Milan Fiorentina, Marinelli e Abisso saranno fermati dopo l’errore sul calcio di rigore a Leao: linea dura del designatore

Continua a far discutere il rigore assegnato da Marinelli al Milan per il contatto tra Parisi e Gimenez, episodio che ha deciso la sfida contro la Fiorentina e consegnato ai rossoneri il primo posto in classifica. Come riportato dal Corriere dello Sport, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha espresso una posizione netta: «Non è rigore e non è da VAR».

Già domenica notte, subito dopo la partita, questa opinione circolava tra gli addetti ai lavori. Ieri, durante il debriefing con la sua squadra, Rocchi ha confermato la linea e la renderà ufficiale nella puntata di Open VAR su DAZN, anche se non sarà presente in studio perché impegnato come osservatore UEFA a Stamford Bridge per Chelsea-Ajax. Al suo posto parlerà Andrea De Marco, coordinatore arbitri-società, ma la sostanza non cambierà: il rigore assegnato è stato un errore grave.


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Sia Marinelli che il VAR Abisso verranno fermati. Non ci sarà una “stangata”, ma entrambi salteranno almeno il prossimo turno di campionato e, con ogni probabilità, anche quello infrasettimanale del 28-30 ottobre. Chi rientrerà lo farà forse in Serie B o a ruoli invertiti. Un solo turno di stop, sottolinea il quotidiano, «sarebbe una presa in giro», specialmente per la Fiorentina, che si è sentita penalizzata da una decisione tanto pesante.

Rocchi, coerente con la linea intrapresa, non vuole più “rigorini” ma interventi chiari: «Se è rigore, è rigore. Se non lo è, non lo è». L’episodio di San Siro viene così accostato a quello di Juve Inter, dove un contatto tra Thuram e Bonny era stato giudicato non punibile. Un precedente che, di fatto, ha creato giurisprudenza.

Da qui nasce anche lo sfogo del direttore viola Daniele Pradè, che ha lamentato la disparità di giudizio tra episodi simili. La decisione di Rocchi, dunque, non riguarda solo la singola partita ma anche una questione di coerenza tecnica e credibilità.

Il messaggio del designatore è chiaro: basta ambiguità nei falli da rigore. Le valutazioni devono essere uniformi, indipendentemente dalle maglie in campo.

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