Calcio e Finanza
·7 de febrero de 2025
Roma, Ranieri: «I Friedkin hanno speso tanto, forse male. Dobbiamo ridurre gli ingaggi»
![Imagen del artículo:Roma, Ranieri: «I Friedkin hanno speso tanto, forse male. Dobbiamo ridurre gli ingaggi»](https://image-service.onefootball.com/transform?w=280&h=210&dpr=2&image=https%3A%2F%2Fwww.calcioefinanza.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2025%2F02%2Faz-alkmaar-v-as-roma-uefa-europa-league-2024-25-league-phase-md7-1.webp)
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·7 de febrero de 2025
«Allora, quello che ho detto sui Friedkin è vero: hanno speso una barca di soldi. Qualcuno può dire: “Li hanno spesi male”. Posso condividere, non li hanno spesi bene, non voglio fare il difensore di nessuno. Dico le cose come stanno e come le penso. Hanno messo 1,2 miliardi. Forse dovranno mettere un altro miliardo per fare lo stadio, va bene?».
Inizia così una lunga conferenza stampa dell’allenatore della Roma Claudio Ranieri, che non ha risparmiato critiche e precisazioni sulla situazione economica e finanziaria del club. «L’aspetto fair play finanziario è tutt’altra cosa. Implica gli stipendi di tutta l’AS Roma, non solo quelli dei giocatori. Hanno un tetto che non si può oltrepassare. Questo vale per quest’anno e per il mercato di giugno e forse anche di gennaio 2026. Tutto questo, se si riesce ad aumentare le entrate e diminuire le uscite. È chiaro questo? E come si fa? Cercando di andare avanti più possibile in Europa. Siamo usciti dalla Coppa Italia e non abbiamo preso dei soldi. Speriamo di andare avanti in Europa, così entrano più soldi», ha aggiunto.
«Ci sono molte cose che vanno valutate e che possono portare dei soldi. Vedi Abraham, Calafiori… tanti nominativi che ci possono permettere di portare dei soldi. Perché oltre un tetto di straforo non si può fare. Se ci andiamo, siamo liberi di farlo ma poi non stiamo in Europa per due o tre anni. Dunque, si cerca di fare di necessità virtù, si cerca di arrivare alla forbice massima di dove oltre non può andare il deficit, e si cerca di manovrare il manovrabile», ha detto ancora Ranieri.
Il tecnico ha detto che «più di quello che hanno fatto, i Friedkin non potevano fare. Non potevano prendere i soldi e dire: “Ecco altri soldi, fallo”. Lo potevamo fare se avessimo avuto la disponibilità economica per gli stipendi. Loro possono comprare uno a 30-40-50 milioni, ma gli devi dare lo stipendio. Per dargli lo stipendio, devi abbassare la nostra quota stipendi. Ecco perché non è possibile, tutto qua».
«Date tempo a questa proprietà di fare quello che hanno in mente. Ci riusciranno? Io da tifoso romanista e non da allenatore o consigliere – ripeto, da tifoso – me lo auguro vivamente. Non posso chiedere adesso… Kolo Muani lo volevo pure io, lo voleva anche il presidente. Quando abbiamo visto… “eh, amore mio, non possiamo… E allora?”. È facile parlare», ha spiegato.
A una domanda se la linea del mercato sarà abbassare il monte ingaggi e vendere alcuni dei giocatori che pesano di più, Ranieri ha risposto: «Se possibile, sì. Se vogliamo prendere o far spendere 100 milioni per un giocatore ai Friedkin, dobbiamo abbassare il monte ingaggi. Sul fair play finanziario, da come me l’hanno spiegata e io ve la rivendo come so, noi possiamo prendere un giocatore da 100 milioni però poi gli dobbiamo dare l’ingaggio. E non è che prende due bruscolini se lo compri a 100 milioni. Allora, per prendere quello, quello sta fuori dal fair play finanziario. Il “comprare” sta fuori dal fair play finanziario. Quello che sta dentro il fair play finanziario sono il monte ingaggi: non solo i miei, ma di tutti i dipendenti dell’AS Roma. Tu hai tante spese e più di X non puoi andare. In Italia tanti stanno oltre, noi abbiamo un tetto. Più di quello non possiamo andare, questo è».
Infine, una battuta su Abraham e su cosa potrebbe accadere dopo la fine del prestito al Milan: «Io credo che sia già stato un contratto d’onore tra la Roma e il Milan. Lui era uno di quei giocatori che prendeva un ingaggio importante, per cui magari ci permetterà di abbassare quella quota che a noi permette di operare».