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·19 de mayo de 2025
Roma, Ranieri: “Non andremo in Champions. Scudetto? Vinca il migliore”

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·19 de mayo de 2025
Claudio Ranieri dopo la bellissima vittoria contro il Milan, è pronto ad affrontare la sua ultima partita sulla panchina della Roma: le parole del tecnico di Testaccio.
È stato un day after dolcissimo per Claudio Ranieri che ieri sera allo Stadio Olimpico ha salutato il popolo giallorosso in una cornice magica. Una vittoria contro il Milan che permette alla Roma di agganciare il quinto posto (che significherebbe Europa League) e di continuare a sognare un posto Champions, attualmente distante soltanto un punto. Intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 alla trasmissione Un Giorno da Pecora, il tecnico giallorosso ha parlato della stagione, della lotta Scudetto e del nuovo allenatore.
ROME, ITALY – MAY 18: Claudio Ranieri, Head Coach of AS Roma, acknowledges the fans after the team’s victory in the Serie A match between AS Roma and AC Milan at Stadio Olimpico on May 18, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
La fine di un lunghissimo percorso. “Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile“.
È colpito dal fatto che tutti siano entusiasti di lei perché si presenta come una “persona normale”? “È strano, ma è vero, si vede che oltre all’allenatore apprezzano anche l’uomo, e questo onestamente fa piacere”.
Lei ha un che di Sergio Mattarella: anche il Capo dello Stato è molto amato perché appare come un uomo “normale”. “Non lo so, si vede che adesso abbiamo bisogno di normalità, con tutti questi social e tutti questi meme si vede che abbiamo bisogno di normalità”.
Il presidente Mattarella aveva detto che non avrebbe accettato un secondo mandato, e poi lo ha fatto. Farà così anche lei? “Ma io come allenatore ho già fatto il terzo mandato…“.
La premier Meloni l’ha chiamata per rimanere alla Roma? “No, nessuno, sono convinto delle mie scelte. È giusto che la Roma vada avanti, che io mi faccia da parte e che si inizi un nuovo mandato. Candidarmi in politica? No, grazie. Io so i miei limiti e i miei difetti, so dove posso arrivare e dove no. Premier e allenatore sono due mestieri diversi, da tecnico studi gli avversari mentre a volte nei partiti hai avversari all’interno. Sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io“.
Per chi fa il tifo tra Inter e Napoli per la volata scudetto? “Ho allenato entrambe, che vinca il migliore. Noi giocheremo domenica, bisognava giocare e va bene così“.
È contento che Torino-Roma si giochi domenica? “Sì, bisognava giocare, non è spostata per noi, ma per altre squadre e a me va bene così”.
Chi è stato il giocatore più forte che ha allenato? “Non lo so, dicendone uno ne farei scontenti altri. Mí astengo, da buon democristiano (ride, ndr). Referendum? Non sí può dire, i miei genitori mi hanno insegnato che il voto è segreto“.
Più facile la Roma in Champions o che la Meloni si dimetta? “Noi non andremo in Champions League, ci proveremo con tutte le nostre forze, ma credo che la Juventus abbia più chance di noi”.
La vittoria contro il Milan cosa le ha lasciato? “Avevo detto ai miei giocatori di fare attenzione perché il Milan, per me, ha i giocatori più forti del campionato italiano. Magari non sempre giocano da squadra, ma quando lo fanno sono dolori per tutti. Come fanno a essere noni? Onestamente, non lo so“.
Quante partite vede a settimana? “Tante, non le conto. Ma è il mio lavoro, e lo faccio con gioia“.
Chi sarà il nuovo allenatore della Roma? “Vi posso dire che sarà più giovane di me“.