Sabatini: «Conte di cattivo gusto». Cruciani: «Guardate Slot». Ma Zazzaroni lo difende: «Settimana anti-Conte» | OneFootball

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Inter News 24

·11 de noviembre de 2025

Sabatini: «Conte di cattivo gusto». Cruciani: «Guardate Slot». Ma Zazzaroni lo difende: «Settimana anti-Conte»

Imagen del artículo:Sabatini: «Conte di cattivo gusto». Cruciani: «Guardate Slot». Ma Zazzaroni lo difende: «Settimana anti-Conte»

Podcast Numer1, scintille tra Sabatini, Zazzaroni e Cruciani su Conte: «Frase infelice, ma il Napoli è in crisi mentale»

Nel nuovo episodio del Podcast Numer1, Sandro Sabatini, Ivan Zazzaroni e Giuseppe Cruciani hanno acceso il dibattito su Antonio Conte, analizzando le sue parole dopo la pesante sconfitta del Napoli a Bologna. Il tecnico aveva definito la squadra «un morto che cammina», frase che ha scatenato polemiche e reazioni contrastanti.

Sabatini ha aperto il confronto criticando duramente il linguaggio del tecnico salentino: «Una frase di Conte mi è sembrata di cattivo gusto oltre che non reale, quella di non accompagnare il morto». Una posizione che Zazzaroni non ha condiviso: «Perché di cattivo gusto? È stata la settimana anti-Conte. Sembrava che avesse tirato fuori la madre di tutte le polemiche. Ha solo espresso la sua frustrazione, aveva avvertito i problemi e cercava di uscirne».


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A quel punto è intervenuto Giuseppe Cruciani, più duro nella sua analisi: «Va bene tutto, ma è troppo. Troppo per una società come il Napoli. Dire che ci vuole tempo è una banalità. Si è lamentato del mercato, degli arbitri e ora parla di cadaveri. Il Napoli ha una rosa per arrivare 24° in Champions?».

Zazzaroni ha replicato con un paragone: «Il Liverpool ha una rosa superiore e ha perso 3-0 col City, ma nessuno mette in discussione Klopp. Tutti attraversano momenti di flessione. Il Napoli oggi è in difficoltà mentale, non fisica».

Sabatini ha poi rilanciato: «Se la squadra non corre, forse Conte ha sbagliato la preparazione. Se i nuovi non giocano, li ha scelti lui. Tutti, tranne De Bruyne, li ha voluti personalmente».

Cruciani ha chiuso il suo intervento ricordando l’altalena di rendimento del Napoli: «È la stessa squadra che ha battuto l’Inter 3-1. Il morto non era tanto morto allora. Non capisco la sua comunicazione: forse non è entrato nella testa dei giocatori».

In conclusione, Zazzaroni ha provato a sintetizzare il momento: «Conte usa sempre metafore forti. Vive la sconfitta come una morte sportiva. Ma oggi capisce di essere in difficoltà e deve ritrovare il controllo del gruppo».

Un confronto acceso, specchio del momento delicato vissuto dal Napoli e del carattere divisivo di un allenatore come Conte, che ancora una volta fa discutere l’intero panorama calcistico italiano.

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