Calcio e Finanza
·21 de septiembre de 2025
San Siro, si contano i voti in Consiglio comunale: i contrari nella maggioranza salgono a sette

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·21 de septiembre de 2025
Si entra nella settimana decisiva per il futuro di San Siro, quella in cui il Consiglio comunale dovrà decidere se approvare la delibera, passata in giunta, sulla vendita dell’impianto e delle aree limitrofe di interesse a Inter e Milan con i club che farebbero così partire il progetto per la costruzione di un nuovo stadio accanto all’attuale Meazza che sarebbe abbattuto quasi completamente.
Come riporta Il Corriere della Sera-Milano, da ormai settimane è partita la conta dei voti in Consiglio comunale, che vede una maggioranza non compatta sulla questione e una opposizione di centrodestra ancora dubbiosa su come muoversi, fra chi vorrebbe astenersi, lasciare l’aula, votare contro e c’è anche chi si dice favorevole.
Di sicuro l’aria di attesa conferma che il Consiglio è pressoché spaccato a metà e i voti decisivi saranno proprio di quei indecisi. La discussione in Aula che inizierà giovedì 25 si prospetta accesa, con la seduta conclusiva del 29 settembre convocata a oltranza, finché non verrà votato il testo della delibera, e la scadenza del 30 settembre, data di scadenza dell’offerta per l’acquisto formulata dalle società, per avere i tempi tecnici così da evitare l’entrata in vigore del vincolo sul secondo anello del 10 novembre.
Intanto il Partito Democratico perde un altro consigliere. Infatti, il dem Angelo Turco voterà contro. «La delibera non segna alcuna discontinuità rispetto alle scelte urbanistiche di questi anni a favore dei privati – spiega Turco in un lungo commento sui suoi profili social esprimendo le motivazioni per cui voterà contro la delibera –. Si vende a scatola chiusa. Non c’è ad oggi nessun progetto su come verrà realizzato lo stadio nuovo e l’area circostante. Pertanto l’unica opzione che ho a disposizione è quella di esprimere un voto contrario. La delibera spacca il Partito democratico, la maggioranza in Consiglio comunale».
All’interno del Pd a votare contro la delibera, oltre a Turco, ci sono anche Alessandro Giungi e Rosario Pantaleo. Ancora indecisa, invece, Monica Romano che sta studiando la delibera e deciderà nei prossimi giorni. A sciogliere le riserve è invece Angelica Vasile che voterà a favore della vendita. Un quadro definitivo però verrà scoperto solamente dopo la riunione della direzione metropolitana del Pd che sarà mercoledì 24, il giorno prima dell’inizio della discussione in Aula della delibera.
Al momento oltre ai tre dem, tra i contrari nella maggioranza, composta da 32 membri incluso il sindaco, ci sono i tre verdi Francesca Cucchiara, Tommaso Gorini e Carlo Monguzzi, più Enrico Fedrighini del gruppo misto. Salgono a sette, quindi, i non favorevoli alla vendita nel centrosinistra, che per ora può contare su 23 voti certi e due ancora da definire.
Per l’approvazione della delibera è necessario che ci siano in aula 25 consiglieri, il numero legale richiesto in prima convocazione perché la seduta sia valida, e che la delibera ottenga 25 voti favorevoli. Pertanto, non sapendo ancora con certezza come si muoverà l’opposizione, avranno un peso le decisioni dei due consiglieri del centrosinistra ancora indecisi: la dem Monica Romano e Marco Fumagalli della Lista Sala. Alla luce della situazione però sembra chiaro che «viene meno la maggioranza assoluta dei voti a favore», spiega il verde Gorini, suggerendo «il ritiro come via più opportuna se si vuole evitare il soccorso esterno dell’opposizione», che ha già annunciato di non voler fare da stampella alla maggioranza.
Intanto sono già iniziate le manovre politiche. Infatti, il consigliere Fedrighini, contrario all’operazione, ha scelto infatti di avvalersi dell’articolo 12 del regolamento comunale, che prevede come ogni capogruppo, una sola volta nella consiliatura, possa chiedere, e ottenere, di non contingentare i tempi di discussione della delibera. L’intento è quello di prendere tempo, in vista del 30 settembre, quando scadrà l’offerta di Inter e Milan.
Intanto, hanno preso il via le commissioni consiliari per esaminare il testo della delibera. Giovedì, durante la prima riunione in collegamento da remoto, la polemica si è accesa in merito alla convocazione della commissione, con il centrodestra che ha messo in discussione la sua legittimità in quanto fissata «contro il regolamento e senza rispettare i tempi». Poche ore dopo la direzione del Consiglio comunale e la segreteria generale hanno confermato la validità della seduta. Le prossime saranno lunedì e mercoledì, il giorno prima dell’approdo della delibera in Aula.
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