Calcio e Finanza
·4 de noviembre de 2025
San Siro, tutto pronto per il rogito: domani può arrivare la vendita a Inter e Milan

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·4 de noviembre de 2025

San Siro è pronto a diventare di proprietà di Inter e Milan. Domani, a meno di slittamenti dell’ultima ora, dovrebbe essere il giorno della firma del rogito tra il Comune di Milano e i due club per la cessione dell’impianto e delle aree limitrofe.
La giornata di mercoledì era già stata indicata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala nei giorni scorsi come quella in cui sarebbero arrivate le firme sui documenti. E, al momento, la strada dovrebbe essere questa: mai dire mai, però, come dimostrato anche dallo slittamento della scorsa settimana quando sembrava tutto fatto.
«Credo tutto sia ultimato, da parte nostra se ne occupa la dottoressa Ralph. Penso sia veramente l’atto finale», ha detto il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta dopo l’assemblea della Lega Serie A di lunedì.
Tra i temi tecnici c’erano anche le questioni legate alle coperture finanziarie. In particolare, sarà Banco BPM il garante finanziario dell’operazione che porterà Inter e Milan ad acquistare dal Comune di Milano lo stadio Giuseppe Meazza e le sue aree circostanti.
L’istituto di credito milanese – come emerge da documenti ufficiali consultati da Calcio e Finanza – ha infatti emesso una fideiussione a prima richiesta a garanzia del pagamento delle rate del prezzo differito, per un importo complessivo garantito pari a 124,07 milioni di euro.
L’operazione, che sarà formalizzata con atto notarile a cura del dott. Filippo Zabban, riguarda il compendio immobiliare denominato “Grande Funzione Urbana San Siro”, che comprendente lo stadio Giuseppe Meazza (circa 70mila metri quadrati) e le aree edificabili limitrofe (circa 211mila metri quadrati).
Il prezzo complessivo concordato per l’acquisto ammonta a 197,08 milioni di euro (oltre IVA), che l’acquirente verserà al Comune in più fasi:
Proprio queste rate differite sono coperte dalla garanzia rilasciata da Banco BPM, che si è impegnata a versare al Comune gli importi dovuti a prima richiesta, in caso di mancato pagamento da parte dell’acquirente. La banca, in qualità di garante, si è obbligata a versare al Comune – senza possibilità di preventiva escussione dell’obbligato principale – le somme indicate come dovute, entro 15 giorni dalla richiesta.









































