Scamacca come Pulisic: un’altra doppietta in Serie A con febbre e influenza | OneFootball

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·15 de diciembre de 2025

Scamacca come Pulisic: un’altra doppietta in Serie A con febbre e influenza

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Scamacca come Pulisic: un’altra doppietta in Serie A con febbre e influenza. Segui le ultimissime sui rossoneri

Una doppietta fondamentale e una confessione sorprendente hanno caratterizzato la vittoria per 2-1 dell’Atalantacontro il Cagliari. Il protagonista assoluto è stato Gianluca Scamacca, l’attaccante romano della Dea, che è sceso in campo e ha segnato i gol decisivi pur essendo in condizioni fisiche precarie. A rivelarlo è stato l’allenatore Raffaele Palladino, ai microfoni di Sky Sport, al termine della gara.

Voi non lo sapete: Scamacca aveva 38 di febbre, ma ha stretto i denti e ha giocato“, ha confessato Palladino, il giovane tecnico che guida la squadra bergamasca. Il racconto del pre-partita ha messo in luce il grande carattere del centravanti e l’importanza del dialogo con il mister.


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La Conversazione Decisiva con il Mister

L’episodio ha avuto del clamoroso per le implicazioni sulla performance del giocatore. Palladino ha narrato la conversazione che ha preceduto il fischio d’inizio: “Prima della partita gli ho detto che le migliori partite si giocano con la febbre. Lui poi ha detto ‘Mister, me la sento’ ed è stato molto bravo“. La scelta di Scamacca di non arrendersi e di scendere in campo ha ripagato ampiamente l’Atalanta, garantendole tre punti cruciali per la rincorsa all’Europa.

Questa dimostrazione di determinazione e sacrificio è un esempio lampante di quella mentalità vincente che Raffaele Palladino cerca costantemente di instillare nei suoi ragazzi. Il tecnico ha poi generalizzato l’importanza del successo per il morale: “Vincere aiuta a vincere“, ha concluso, aggiungendo che i giocatori devono “credere nei propri mezzi, oggi l’hanno fatto”.

L’Esempio per il Milan di Allegri e Tare

L’impresa di Scamacca e il discorso di Palladino rappresentano un monito implicito per il Milan di Massimiliano Allegri, il tecnico livornese. In un momento in cui il Diavolo è alle prese con problemi di concretezza in attacco e l’esigenza di rinforzi da parte del DS Igli Tare, il gesto del centravanti atalantino sottolinea come la volontà e il sacrificio possano a volte superare le carenze tecniche o le difficoltà fisiche.

Igli Tare, il nuovo Direttore Sportivo rossonero, è alla ricerca di un centravanti di peso proprio per dare maggiore sicurezza e leadership all’attacco. Un giocatore con la grinta e la dedizione mostrate da Scamacca contro il Cagliari, capace di stringere i denti e decidere la partita in condizioni avverse, è esattamente il profilo che il Milan e Allegridesiderano per superare le difficoltà legate alla rosa corta e l’imminente Supercoppa.

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