Calcio e Finanza
·11 de septiembre de 2025
Serie A, Simonelli: «Milan-Como in Australia è un’esigenza, non un capriccio»

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·11 de septiembre de 2025
«Milan-Como? Oggi c’è una riunione della UEFA, non so se la decisione sarà presa oggi. Io ho fatto presente che per noi è un’esigenza e non un capriccio. A Milano San Siro è chiuso dal 24 gennaio al 14 febbraio, quindi sono 20 giorni in cui non si può giocare, il calendario è intasato e non abbiamo alternative vicine a Milano con la capienza di San Siro».
Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli, a margine della presentazione del Festival dello Sport organizzato da La Gazzetta dello Sport e Trentino Marketing. «Di fronte a questa necessità, e avendo anche ricevuto una disponibilità dall’Australia, abbiamo chiesto alla UEFA, eccezionalmente, se questa cosa si potesse fare. Io sono sempre fiducioso sulle decisioni che saranno prese».
Poi, una battuta sul debutto della Refcam in Juventus-Inter: «Credo che per tutti i tifosi vedere la stessa visuale dell’arbitro sia una cosa importante. Siamo sempre bravi a criticare l’arbitro, ma poi bisogna vedere dal suo punto di vista e forse spesso, guardando con i suoi occhi, ci si rende conto della correttezza della decisione. Noi come Serie A siamo sempre all’avanguardia delle novità, un vero e proprio laboratorio di nuove idee che poi tutti gli altri ci copiano: questo significa che sono idee buone. Credo che il merito sia della struttura della Lega, sempre pronta a cercare soluzioni che rendano la visione del match più appassionante».
In chiusura, un pensiero sulla Nazionale: «Intanto devo fare i complimenti a Gattuso per queste due prime vittorie, anche se l’ultima ci ha fatto un po’ soffrire. Io ero stato a Coverciano mercoledì e ho visto un clima molto positivo. Per quanto riguarda la Serie A, cerchiamo di avere il campionato più competitivo possibile per dare giocatori al massimo livello. Il nostro torneo è sempre stato un esempio: non ci si rilassa mai, non si arriva a 10 giornate dalla fine con i giochi già fatti. Questo credo sia positivo anche per la Nazionale. Poi ci auguriamo di poter produrre sempre più campioni e fuoriclasse che possano fare la differenza come in passato».