Juventusnews24
·29 de diciembre de 2025
Sorrentino sicuro su Yildiz: «Per fare lo step da buon giocatore a campione deve fare questa cosa». A cosa ha fatto riferimento

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Il day-after della vittoria bianconera a Pisa offre spunti di riflessione importanti nel salotto de La Nuova DS. A prendere la parola per analizzare il momento della Juventus è stato Stefano Sorrentino. L’ex portiere di Chievo e Palermo, oggi apprezzato opinionista televisivo, ha focalizzato la sua attenzione su due temi cruciali per il futuro della stagione bianconera: la maturazione definitiva del suo talento più cristallino e la rincorsa alle zone nobili della classifica.
Il primo focus è dedicato a Kenan Yildiz. Il numero 10 bianconero è chiamato al salto di qualità definitivo. Secondo Sorrentino, la differenza tra essere un buon giocatore e un fuoriclasse sta tutta nella gestione della performance: «Per fare lo step da buon giocatore a campione, indossando una maglia pesante come la numero 10, è chiaro che devi dare più continuità». L’opinionista non dimentica le attenuanti, come la giovane età e qualche acciacco fisico (evidenziando una fasciatura al ginocchio vista recentemente), ma sottolinea anche la gestione di Luciano Spalletti. Il tecnico toscano lo ha talvolta “punzecchiato” «Ha fatto gol importanti nei big match come col Napoli, ma per salire sul podio più alto deve crescere ancora», ha chiosato Sorrentino.
Lo sguardo si sposta poi sul calendario e sulle ambizioni di squadra. Dove si troverà la Juventus a metà gennaio? La ricetta di Sorrentino è pragmatica e segue la linea dettata dall’allenatore. «La Juventus deve lottare per i primi posti. Deve vincere tutte le prossime quattro partite e stare aggrappata alle prime 3-4 della classe». La strategia è quella del cacciatore paziente: mantenere il ritmo alto e sperare in un passo falso di chi sta davanti (Milan, Inter, Napoli). «Se loro rallentano un pochettino, la Juventus ne deve approfittare. È questo l’unico compito dei bianconeri quest’anno». Un messaggio chiaro: vietato sbagliare, la rincorsa non ammette pause.









































