Spalletti Juventus, spunta il retroscena: la società ha avanzato una doppia richiesta all’ex ct, deve raggiungere questi due obiettivi | OneFootball

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·11 de noviembre de 2025

Spalletti Juventus, spunta il retroscena: la società ha avanzato una doppia richiesta all’ex ct, deve raggiungere questi due obiettivi

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Spalletti Juventus, Tuttosport svela la doppia richiesta della società al tecnico: prima la stabilità, poi il ritorno al successo. Ecco il retroscena

L’era di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus è ufficialmente iniziata, ma il suo incarico, accettato nel momento più critico della stagione (dopo l’esonero di Igor Tudor e una striscia di otto gare senza vittorie), non è una missione semplice. Come riportato da Tuttosport, la società, con Damien Comolli e John Elkann in testa, ha affidato al tecnico di Certaldo una doppia richiesta, un percorso a due tappe per la rinascita bianconera.

Spalletti Juve: la prima missione, rimettere in piedi la squadra

Il primo obiettivo, il più urgente, è quello di «rimettere in piedi la Juve». La dirigenza ha chiesto a Spalletti di fermare l’emorragia, di ridare certezze e solidità a un gruppo apparso psicologicamente e tatticamente in confusione. Il pareggio per 0-0 nel derby contro il Torino, pur lasciando l’amaro in bocca, è un primo passo verso una ritrovata solidità difensiva, sebbene l’attacco continui a faticare. In questa prima fase, l’obiettivo minimo stagionale resta la qualificazione alla prossima Champions League, un traguardo fondamentale per la stabilità finanziaria e il rilancio del club.


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Spalletti Juve: la seconda missione, i binari del successo

Solo una volta raggiunta la stabilità, scatterà la seconda fase della missione: «instradarla sui binari del successo». La Juventus non ha ingaggiato un allenatore del calibro di Spalletti per accontentarsi del quarto posto. La società si aspetta che il tecnico, una volta superata l’emergenza, inizi a costruire un ciclo vincente, valorizzando la rosa (come già sta provando a fare con Koopmeiners e Vlahovic) e riportando quella mentalità vincente che si è smarrita. L’ambizione dichiarata dello stesso Spalletti, che ha parlato di “corsa Scudetto”, si sposa perfettamente con questa richiesta.

Spalletti Juve: il retroscena della firma

Ma come si è arrivati a questo matrimonio? Tuttosport svela i retroscena che hanno convinto la dirigenza bianconera a puntare tutto su di lui. Due segnali, in particolare, hanno fatto piacere alla società. Il primo, e più importante, è stato l’atteggiamento contrattuale: Spalletti ha accettato un contratto “breve” di otto mesi (fino a giugno 2026, con rinnovo automatico fino al 2027 in caso di qualificazione Champions). Un gesto che, in un momento in cui il club deve pagare ancora Tudor e Thiago Motta, è stato visto come un enorme segnale di fiducia nelle proprie capacità e di comprensione del momento di “disciplina finanziaria” imposto da Elkann.

Il secondo segnale è arrivato dalla conferenza stampa: il tecnico si è mostrato chiaro, diretto e convinto, elogiando la professionalità di Tudor (un gesto non scontato) e parlando di “lavoro” e “buon senso” piuttosto che di regole ferree. Ha convinto la dirigenza di essere l’allenatore, ma anche lo “psicologo” (come ha detto Capello), in grado di gestire un ambiente depresso e di prendersi la responsabilità della rinascita.

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