PianetaSerieB
·30 de abril de 2025
Spezia, Stillitano: “FC32 aveva bisogno di aiuto, con Roberts società solida. Un migliaio di persone mi hanno chiesto di venire a lavorare qui”

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·30 de abril de 2025
Charlie Stillitano, presidente dello Spezia, è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa al fianco del neo patron degli Aquilotti, Thomas Roberts. Ecco quanto ripreso da Cittadellaspezia.com:
“Sono molto orgoglioso essere qui. È un piacere essere il presidente di una squadra con la storia dello Spezia, ringrazio tutti. Sono entrato allo Spezia e ho capito che non è una società di calcio, è una famiglia. C’è grande orgoglio attorno questa squadra. Lo stadio è magnifico, non pensavo fosse così bello, ringrazio la famiglia Platek che ha messo i soldi per farlo. Siamo qui per aiutare, non per fare fastidio. In questi giorni ho conosciuto i personaggi dello Spezia, che sono bravi, onesti, e per noi americani è un sogno essere qui in una società così buona. Ringrazio Tom Roberts che è una persona onesta, brava, che vuole fare parte di questa comunità ed è la cosa più importante per noi”.
“Non posso parlare di FC32, che è il passato. Quando sono entrato nel board ho visto una società che aveva bisogno di aiuto. C’erano 2-3 investitori a cui ho pensato e che sarebbero potuti entrare e dare una spinta per andare avanti, ma la prima persona a cui ho pensato è stato Tom. Gli ho mandato un messaggio su whatsapp, poi per due giorni non l’ho sentito. Ho sentito altri investitori, ma io volevo Tom, che poi mi ha chiamato dicendosi interessato. Ha conosciuto le persone che lavorano qui e in pochi giorni abbiamo chiuso. Tom ha guardato i numeri del club, è un uomo di finanza più che di sport, nonostante abbia giocato a calcio in passato. Ha visto la squadra, ha visto le opportunità e ha detto di andare avanti”.
“Io e Tom siamo sulla stessa strada. Non mi affascina il concetto di multiproprietà, un amico una volta mi ha detto che si possono perdere anche solo con una squadra, quindi non ha senso perderne con altre. È difficile vincere nel calcio, i risultati sul campo per noi sono fondamentali. Questa squadra è il nostro unico focus. La famiglia Percassi ha fatto qualcosa di straordinario, così come la famiglia Pozzo, ma sono 40 anni che lavorano nel calcio. Dobbiamo avere i piedi per terra, penso che questa squadra abbia le fondamenta, che sia sulla buona strada. Abbiamo parlato con il direttore sportivo, Stefano Melissano, e con Andrea Gazzoli e siamo sulla stessa strada. È importante lavorare bene, siamo qui per aiutare. Carlo Ancelotti anni fa mi ha raccontato che Berlusconi mandava la formazione prima dell’inizio della partita, noi non siamo così, io non sarò un presidente così (ride, ndr). Se tra dieci anni qualcuno ci dirà che abbiamo fatto bene come i Percassi sarà solo un orgoglio”.
“Già un migliaio di persone mi hanno contattato per venire qui a lavorare, ma noi siamo qui per lavorare con le persone che sono qui e che hanno creato tutto questo. Ho visto tantissimi americani che hanno fatto investimenti in questi anni e hanno portato persone, che parlano inglese e che non conoscono le cose. Qui hanno lavorato benissimo, portare altre persone non è il nostro modo di lavorare. Abbiamo già parlato con Melissano e Gazzoli. Volevamo sapere se volessero stare con noi perché hanno lavorato benissimo, noi non vogliamo rovinare niente. La società adesso è solida”.
“Tantissimi mi hanno scritto, ho ricevuto tanti in bocca al lupo. Ho sentito grandi manager, grandi allenatori, giocatori, e tutti mi hanno detto che è una bella scelta quella di venire allo Spezia. Ho chiesto a Tom di aiutarmi investendo, ci ho pensato bene, parlando con la mia famiglia. Per me è un sogno basato sulla realtà. C’è tanto lavoro da fare, voglio aiutare e andare avanti. In tanti mi hanno chiamato per lavorare qui, ma ho detto che la società è fantastica e non ho bisogno di gente che venga qui”.
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