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·31 de julio de 2025

Stramaccioni, coraggio in mare: l’ex Inter salva due ragazze dall’annegamento nel Gargano

Imagen del artículo:Stramaccioni, coraggio in mare: l’ex Inter salva due ragazze dall’annegamento nel Gargano

Per un giorno Andrea Stramaccioni è stato più di un ex allenatore, più di un volto noto del calcio. È stato un uomo che ha agito d’istinto, mettendo a rischio la propria incolumità per salvare due vite.

Stramaccioni, coraggio in mare: l’ex Inter salva due ragazze dall’annegamento nel Gargano

È accaduto in Puglia, a Baia di Sfinale, una splendida insenatura del Gargano diventata teatro di un gesto tanto coraggioso quanto umile.


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Il salvataggio: un intervento decisivo in una situazione critica Era una giornata come tante, con il mare mosso e il vento a rendere più insidiose le acque della baia. Stramaccioni si trovava in spiaggia con la famiglia, sotto l’ombrellone, quando ha notato un trambusto improvviso in riva al mare. Un bagnino, già in acqua, fischiava disperatamente. Due ragazze, 17 e 19 anni, entrambe di Bolzano, stavano annegando, trascinate dalla corrente verso una zona pericolosa tra gli scogli.

Senza esitazioni, Stramaccioni si è precipitato verso l’acqua per prestare aiuto. “Il bagnino era da solo, non avrebbe mai potuto farcela”, ha raccontato. “Mi ha chiesto di raggiungere la ragazza più grande, lui si sarebbe occupato dell’altra.” Le condizioni erano estreme: mare agitato, onde alte, nessun supporto né ciambelle né corde.

La prima ragazza, pur spaventata, è stata rassicurata e accompagnata fino a una zona più sicura. Ma la seconda era in stato di shock, incapace di mantenersi a galla, già provata dall’acqua ingerita. “La situazione era disperata, continuava a sparire tra le onde”, ha spiegato Stramaccioni. “Il bagnino non riusciva a gestirla, così sono tornato indietro”.

L’azione estrema: “L’ho lanciata in un’insenatura per salvarla” Con lucidità e sangue freddo, Stramaccioni ha convinto la ragazza a fidarsi di lui. L’unica possibilità era sfruttare una piccola insenatura tra le rocce. “L’ho afferrata e l’ho praticamente lanciata all’interno. Poi, risucchiato dall’acqua, ho perso l’orientamento e sono finito contro gli scogli”. Con le braccia e le gambe ferite, è stato aiutato dalle persone a riva con una corda. “Solo a quel punto ho saputo che la ragazza era in salvo”.

La riflessione: “Non sono un eroe, ma il valore della vita va ricordato” Premiato simbolicamente dalla Guardia Costiera con la maglietta rossa dei bagnini, Stramaccioni ha rifiutato ogni etichetta di eroismo. “Non mi sento un eroe. Ma so che, senza quell’intervento, quelle ragazze non ce l’avrebbero fatta. E con quel mare, il bagnino da solo non avrebbe avuto alcuna possibilità.”

Il racconto si chiude con una riflessione profonda:

“L’ho fatto per un senso di protezione. Come se in acqua ci fosse stata mia moglie o uno dei miei figli. Mio figlio mi ha chiesto: ‘Papà, e se fossi morto?’. È una domanda che ti rimane dentro. Ma una cosa deve essere chiara a chi legge: il bene più prezioso che abbiamo è la vita. Non dimentichiamolo mai.”

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