Calcio e Finanza
·22 de diciembre de 2025
Supercoppa, niente Arabia Saudita nel 2027: idea gara secca in Florida

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·22 de diciembre de 2025

Questa sera a Riyadh, Bologna e Napoli si contenderanno la Supercoppa italiana. Guardando alla prossima edizione del torneo potrebbero cambiare diversi elementi importanti.
Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica, la Lega Serie A sta già valutando come sviluppare la Supercoppa dell’anno prossimo tenendo conto che in Arabia Saudita, dal 7 gennaio al 5 febbraio 2027 si svolgerà l’Asian Cup. Inoltre il contratto in essere con il regno saudita prevede ancora una sola edizione nei prossimi due anni, quindi l’altra dovrà gioco forza giocarsi in un’altra sede. E quella del 2026 potrebbe essere la più indicata.
Sono diverse le opzioni sul tavolo della Lega per il paese ospitante. E avendo scelto l’Arabia Saudita per tre anni, con ancora un’edizione a disposizione del paese medio orientale, si sta guardando con interesse agli Stati Uniti, altro centro del mondo calcistico degli ultimi anni, fra Mondiale per Club e Mondiali. Quello che non dovrebbe cambiare è il periodo dell’anno, inizio anno solare, così la decisione va sui paesi della costa Sud-Est con tutti gli indizi che portano alla Florida. Miami e Orlando sono in cima alla lista.
Ma come detto le candidature sono numerose e includono Estremo oriente, Oceania e anche l’Africa. Senza dimenticare il continente europeo. Una decisione definitiva sulla sede dovrà essere presa dai 20 presidenti di Serie A entro la prossima primavera così da mettere in moto la macchina organizzativa. Fra i criteri di scelta c’è sicuramente la questione economica, ma si terrà conto anche della prospettiva dei diritti televisivi da vendere nel paese prescelto, usando la Supercoppa come manifesto del calcio italiano, come spesso sottolineato dai vertici delle istituzioni calcistiche nostrane. Proprio per questo un ritorno in Italia della Supercoppa sembra improbabile.
Oltre alla sede, a discrezione dei 20 presidenti del massimo campionato c’è anche la decisione sulla formula del torneo. In Arabia Saudita da due anni, compreso questo, si è prevista la formula della Final Four, con diverse polemiche da parte degli allenatori sul fatto di andare a intasare con un’altra partita un calendario che già presenta pochissime finestre libere e obbliga anche a recuperare la giornata di campionato in mezzo, togliendo una delle poche settimane libere da impegni infrasettimanali.
E qui tornano in mente le parole di Cristian Chivu prima di Bologna-Inter: «L’Inter nemmeno doveva esserci». Concetto espresso, a modo suo, anche dallo stesso Antonio Conte dopo la vittoria del suo Napoli contro il Milan: «Noi siamo qui perché abbiamo vinto lo scudetto, non su invito». Da questo punto di vista un ritorno alla formula della gara secca, fra chi vince lo scudetto e i campioni della Coppa Italia, potrebbe trovare più di una sponda, con un occhio anche ai tifosi che si troverebbero in una situazione migliore per pianificare il viaggio rispetto a oggi con la formula delle Final Four. Ad aggiungersi ci sarebbe anche la questione dei broadcaster e sponsor che potrebbero concentrarsi esclusivamente su una partita e non su tre e con due squadre note sin dall’inizio senza dover aspettare le due semifinali pochi giorni prima dell’atto conclusivo.
Ma, come detto, uno dei punti principali è quello economico. L’Arabia Saudita garantisce alla Lega oltre 23 milioni di euro per ogni edizione giocata nel regno. Di questi 9,5 milioni, più bonus legata a un’amichevole con una compagine della Saudi Pro League, vanno alla vincitrice. Con una partita sola quasi naturalmente l’incasso garantito sarebbe inferiore, ma con la certezza che per l’edizione 2027, si potrà tornare, come previsto dal contratto, nel paese medio orientale per l’ultima edizione di questo accordo.









































