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·7 de septiembre de 2025

Tiribocchi sullo scudetto: «Napoli da battere, ma l’Inter resta in corsa. Vedo bene anche questa squadra»

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Le parole di Simone Tiribocchi, ex attaccante, sulla situazione attuale dell’Inter dopo la sconfitta in Serie A. Tutti i dettagli

La Serie A è appena iniziata e i pronostici sulla lotta scudetto si moltiplicano. Tra le voci arrivate in questi giorni c’è anche quella di Simone Tiribocchi, ex attaccante con un lungo passato in massima serie, che ai microfoni di Tuttoatalanta.com ha fatto il punto sulle squadre che, a suo parere, si giocheranno il titolo.

«Quest’anno credo che la squadra da battere sia il Napoli – ha esordito Tiribocchi –: ha vinto il campionato, ha fatto mercato in modo mirato e ha Conte, che ho conosciuto proprio a Bergamo». Per l’ex punta, dunque, gli azzurri partono davanti a tutti, complice l’arrivo del tecnico pugliese che ha già iniziato a trasmettere la sua mentalità vincente.


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Tiribocchi ha poi speso parole di stima anche per il Milan, guidato da Massimiliano Allegri, ritenuto «Troppo forte come allenatore» per non considerare i rossoneri in piena corsa. Non manca un riferimento alla Juventus, da cui si aspetta «un buon campionato».

L’Inter nel gruppo delle favorite

E l’Inter? Tiribocchi non ha dubbi: i nerazzurri, nonostante le difficoltà iniziali e il cambio in panchina da Inzaghi a Cristian Chivu, restano una delle formazioni più attrezzate. «Naturalmente anche l’Inter, e la Roma: magari un po’ in ritardo, ma restano molto forti. Hanno cambiato tanto e partono in seconda linea», ha dichiarato l’ex bomber.

Un giudizio che riconosce all’Inter un ruolo da protagonista, pur ammettendo che la squadra dovrà consolidarsi con il lavoro del nuovo tecnico. I nerazzurri possono contare su un organico ampio e competitivo, con Lautaro Martinez leader indiscusso e l’innesto di giocatori come Petar Sucic, Andy Diouf e Manuel Akanji a rinforzare i reparti.

Il ricordo di Conte a Bergamo

Tiribocchi ha poi ricordato un aneddoto personale legato a Antonio Conte, conosciuto a Bergamo nella stagione 2009/10 quando il tecnico subentrò a campionato in corso: «Ha una metodologia intensissima. Rifare la preparazione a stagione in corso non è il massimo, ma a me è servito tanto: feci quattro gol di fila in Serie A. Quando arrivò mi chiese quanti gol avessi fatto al massimo; risposi 11 e lui disse che, se non fossi arrivato a 15, sarebbe stato un suo fallimento. Un allenatore che ti parla così ti fa volare».

Parole che testimoniano la carica che Conte sa trasmettere e che oggi il Napoli spera di sfruttare per confermarsi campione d’Italia. L’Inter, però, resta lì: pronta a sfidare chiunque per riportare il tricolore a Milano.

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