Calcionews24
·8 de noviembre de 2024
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Primo derby della Mole per Paolo Vanoli, primo Juventus Torino per il neo allenatore. Domani alle 20e45 la compagine granata scenderà in campo sul manto erbose dell’Allianz Stadium, pronti ad affrontare i rivali allenati da Thiago Motta. In palio non solo i tre punti e la rivalità cittadina, bensì la possibilità – in casa Toro naturalmente – di mettere fine alla lunga fila di insuccessi inanellati nelle ultime apparizioni stagionali. I piemontesi arrivano infatti all’appuntamento con la Vecchia Signora da ben sei sconfitte nelle ultime sette partite giocate tra campionato e coppa.
Proprio in previsione di Juventus Torino comunque, parla oggi in conferenza stampa Paolo Vanoli. Dall’apposita sala dello Stadio Olimpico Grande Torino l’ex tecnico del Venezia prepara così la gara contro i bianconeri alla vigilia del calcio d’inizio. La sua intervista integrale raccolta LIVE da CalcioNews24 a partire dalle 14.15 prima della stracittadina sabauda.
Come sta il Torino?
«Bene, molto bene. Stiamo vivendo una bellissima settimana sapendo l’importanza di questa partita».
Cosa hai sentito in questa settimana?
«Il silenzio, quando prepari un derby è bello sentire la carica che c’è intorno ad una partita speciale. Si dice sempre che il derby è la partita».
Hai visto qualcosa di diverso tra i tuoi?
«Assolutamente sì. Davanti a noi abbiamo la fortuna di vivere il presente e queste bellissime sensazioni che si provano poche volte in queste partite speciali».
Come sta Adams?
«Adams, siamo stati fortunati…ha avuto una piccola elongazione, fino all’ultimo proveremo ad averlo con noi».
Se non ci sarà chi al suo posto?
«Se non ce la farà, lo sostituiremo. Abbiamo più alternative, come Njie, Karamoh o Vlasic dietro la punta»
Ha parlato con qualche tifoso prima di Juve Torino?
«E’ una settimana speciale perché vivo all’interno con chi lavora con noi. E’ bellissimo sentire le loro testimonianze e la loro atmosfera. Da quando sono arrivato qua ho sempre usato la parola unire perché solo insieme possiamo raccogliere delle emozioni forti».
E’ il tuo primo derby in Italia, che sensazioni provi? Pensando soprattutto al passato recente dei risultati del Torino come si affronta?
«Lucidità e passione. Queste sono le due parole importanti. Mente lucida e cuore caldo, è questo l’aspetto fondamentale. Poi dentro le partite dovremo affrontare i vari momenti contro un avversario importante».
In difesa avete trovato un assetto?
«Ho la fortuna di poter scegliere anche in base all’avversario e alle loro caratteristiche. Questo è un grande pregio. Ci vuole anche continuità…bisogna migliorare individualmente perché così migliora il collettivo. Ma nella fase di possesso e non possesso bisogna lavorare di squadra. L’errore ci può stare, poi bisogna vedere come reagisci. Contro la Fiorentina abbiamo reagito bene»
Tra poco al Filadelfia arriveranno i tifosi. Malgrado le ultime sconfitte vi sostengono sempre. Cosa vuoi dire?
«E’ un grande segnale. Fin dal primo porte aperte ci siamo fatti una promessa, loro mi avevano promesso e l’hanno mantenuto di stare vicini alla squadra e noi abbiamo promesso loro massimo impegno. Questo, indipendentemente dai risultati. Lo manterremo finché ci sarò io»
Come si racconta il derby ai tanti stranieri, questa società non sempre l’ha fatto?«Io Cerco sempre di trasferire questa storia del Toro ai miei giocatori. Lo faccio quotidianamente insieme a tutte le persone che lavorano intorno a noi, il bello della settimana è sentire loro e le loro emozioni che dovremo portare in campo»
Che tipo di attacco si aspetta dalla Juve? Come reagirà il Toro?
«La Juve è una squadra costruita una funzionale all’allenatore. Sulle fasce hanno giocatori bravi nell’uno contro uno. Se li affrontiamo individualmente, loro hanno qualcosa in più. Ecco perché bisogna affrontarli come squadra. Dobbiamo avere il coraggio- al di là della tattica e delle qualità dei singoli – provare a scrivere una pagina importante con passione»
C’è un derby della Mole che ti ricordi anche se non da protagonista?
«Sì! Ho visto su Youtube un derby che la Juve stava vincendo 2-0. Quello del marzo ’83? Bravissimo. Mi sono emozionato, l’ho voluto vedere. Anche in quel caso il Torino ha preso il gol di Rossi su ingenuità difensiva. L’ho voluto guardare perché sul 2-0 era un Toro in difficoltà, ma che piano piano ha reagito ed è andato a vincere. Non così piano piano? Ed è stato veloce (ride, ndr), tutto in tre minuti. E’ ciò che vorrò far vedere ai miei giocatori, reagire all’errore. E’ la bellezza di una partita speciale. Io me lo sono visto. Se lo farò vedere ai miei giocatori? Non lo so, voglio far capire ai miei giocatori che cosa vuol dire»
Hai lavorato sulle palle inattive in settimana
«Mi concentro sulle palle inattive ogni singola partita. Lavoro quotidianamente su tutti gli aspetti»
Chiederà a Maripan di reagire all’errore con la Fiorentina come con Coco in passato?
«Il discorso vale per tutti. Sai, i giocatori importanti devono avere sempre voglia di giocare, il riposo non esiste per me, almeno che non siano riposi forzati. Duvan (Zapata, ndr) deve riposare…(ride, ndr)»
Hai percepito questa cattiveria nella settimana?
«L’obiettivo è arrivare a una costanza di prestazioni e coraggio, sono fasi che si vivono durante i momenti e che bisogna saper gestire. Dentro i novanta minuti ci sono più partite»
Ilic è rientrato con la Fiorentina. E’ un giocatore che ha i novanta minuti ora?
«Sì»