Vlahovic sempre più leader e trascinatore: «Capitano senza fascia». Voto e pagella del migliore in campo di Juve Sporting Lisbona | OneFootball

Vlahovic sempre più leader, la Gazzetta esalta il serbo: una prestazione totale, la sua furia si è abbattuta sulla difesa avversaria

Una notte da leader, una prestazione che conferma il suo ritorno ai massimi livelli. Dusan Vlahovic si è preso la Juventus sulle spalle, trascinandola con gol (ieri contro lo Sporting in Champions League) e giocate di altissimo livello. L’arrivo di Luciano Spalletti sembra averlo rigenerato, e la pagella de La Gazzetta dello Sport dopo la sua ultima, sontuosa prestazione (che sia in Champions o in campionato) ne è la certificazione: un 7,5 che sa di promozione totale.

Vlahovic Juve: la pagella della Gazzetta

L’analisi del quotidiano è un elogio alla sua capacità di essere devastante quando entra in “trance agonistica”. Il voto altissimo (7,5) è il frutto di una partita in cui ha messo costantemente in apprensione il portiere avversario sfiorando il gol in ogni modo, prima di trovarlo con uno scatto da predatore. Ma al di là della tecnica, la Gazzetta ne esalta il carisma.

VOTO 7,5 – «Se gli prendono i venti minuti sono guai: chiama Rui Silva al mezzo miracolo su colpo di testa, lo richiama in tuffo sul velenoso tracciante, lo beffa con uno scatto felino. Leader e capitano senza fascia».

Vlahovic Juve: il leader ritrovato

L’analisi della rosea è un’investitura: Vlahovic è tornato a essere quel centravanti totale che la Juve aspettava. Ha mostrato tutto il repertorio: il colpo di testa (su cui Rui Silva ha fatto un “mezzo miracolo”), il tiro da fuori (“velenoso tracciante”) e lo scatto in profondità (“scatto felino”). Una prestazione completa, che lo ha visto protagonista assoluto della manovra offensiva.

Ma il giudizio va oltre i gol. Definirlo «Leader e capitano senza fascia» è il riconoscimento più importante. Dopo mesi difficili, segnati da panchine, critiche e voci di calciomercato Juve, il serbo si è ripreso la squadra. La standing ovation ricevuta e le parole al miele di Spalletti lo hanno sbloccato. Ora la Juve ha ritrovato il suo trascinatore: un leader silenzioso che, quando “gli prendono i venti minuti”, diventa semplicemente immarcabile.

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