Yildiz da numero 9 in Juve Sporting per qualche minuto, è una soluzione che Spalletti potrà riproporre? Cosa ha detto su questa idea tattica per il turco | OneFootball

Yildiz è stato proposto da numero 9 in Juve Sporting per qualche minuto, Luciano Spalletti ha parlato così di questa soluzione in conferenza

Un esperimento tattico nato dalla necessità, una duttilità che apre a scenari futuri. Nella sfida pareggiata 1-1 contro lo Sporting Lisbona, la Juventus ha vissuto minuti di apprensione per le condizioni di Dusan Vlahovic, ma ha anche visto il suo gioiello, Kenan Yildiz, agire a sorpresa come punta centrale. A spiegare il retroscena è stato il neo-tecnico bianconero, Luciano Spalletti, in conferenza stampa.

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La spiegazione di Spalletti: l’affaticamento di Vlahović

L’episodio è avvenuto nel finale di gara, quando Yildiz è stato spostato per alcuni minuti nel ruolo di centravanti puro. Una mossa commentata da Spalletti nel post-partita. Il tecnico ha spiegato che la gestione delle sostituzioni è stata concitata, anche a causa della stanchezza dei suoi attaccanti.

In un momento in cui stava pianificando i cambi, ha dovuto rivedere le sue scelte anche in base alle condizioni del bomber serbo: «Avevo chiamato due alla sostituzione e lui [Yildiz] era dentro, ma Vlahovic aveva gli adduttori carichi e ho cambiato», ha spiegato Spalletti. Un cambio di programma che ha portato il turco a muoversi in una posizione più centrale.

LA CONFERENZA STAMPA DI SPALLETTI DOPO JUVE SPORTING

“Sa giocare in tutte le parti”: l’elogio alla duttilità di Yildiz

Ma al di là dell’episodio specifico, Spalletti ha colto l’occasione per tessere le lodi del suo numero 10. Per il tecnico, il ruolo non è un problema per un talento del genere. «Kenan sa giocare in tutte le parti, basta farlo giocare. La soluzione la trova da solo», ha dichiarato. Un attestato di stima enorme, che investe il fantasista turco classe 2005, del ruolo di giocatore universale, capace di adattarsi a ogni esigenza tattica.

L’importanza dell’equilibrio

Tuttavia, l’allenatore ha subito frenato gli entusiasmi su possibili rivoluzioni tattiche, riportando tutto nell’alveo della sua filosofia: l’equilibrio. «Poi ci sono equilibri. È corretto fare cose con logica», ha concluso.

In una Juve in piena emergenza (out Bremer, Kelly, Cabal) e alla disperata ricerca di una qualificazione europea (3 punti in 4 partite), la duttilità di Yildiz è un’arma in più. L’esperimento, seppur breve, è l’ennesima conferma: la Vecchia Signora ha in casa un talento prezioso, capace di inventare calcio in ogni zona del campo.