Calcionews24
·26 de junio de 2025
Yildiz, la ricetta del 10 bianconero: «Lavoro, la libertà di Tudor e i messaggi di Del Piero. Il resto non conta. Juve a vita? Io penso questo»

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·26 de junio de 2025
Giocatore tra i più attesi per la sfida di stasera tra Juventus e Manchester City, Kenan Yildiz ha parlato dagli Stati Uniti. Ecco le sue parole raccolte da Tuttosport, che lo ha messo in prima pagina.
IL PARAGONE CON MESSI – «Sto cercando di essere la miglior versione di me stesso per aiutare la squadra a vincere tutte le partite, ma non voglio essere accostato a un giocatore di tale livello».SIMBOLO DELLA NUOVA JUVE – «Sicuramente mi dà sicurezza, e nel calcio sentirsi in fiducia è fondamentale. Allora continuo a lavorare. In campo so cosa devo fare per i miei compagni e per il mister».LA VITA CAMBIATA IN 12 MESI – «È vero, ora è tutto diverso. Quando sono arrivato a Torino ero solo un adolescente, ora invece sto diventando passo dopo passo un uomo. Sono molto grato per come stanno le cose adesso. Spero di poter continuare così, con questa voglia di migliorarmi sempre. Sono molto felice, insomma».IL PARAGONE CON DEL PIERO – «Questo discorso torna sempre… Io non voglio paragonarmi ad altri giocatori, voglio solo scrivere la mia storia. Ho sempre guardato Del Piero con ammirazione, per quello che è riuscito a dimostrare alla Juventus negli anni. Ma siamo due persone diverse, quindi mi concentro su ciò che devo fare. Senza pensare ai numeri o a qualsiasi tipo di parallelismo».IL RAPPORTO CON ALEX – «Sì, ci siamo anche visti. È una persona fantastica: ogni tanto mi scrive dopo le partite per dirmi quanto sia felice per me e che spera che io possa continuare su questa strada, migliorandomi ancora di più giorno dopo giorno».RESTARE ALLA JUVE A VITA – «Alex ha fatto la storia della Juventus, ma ripeto: siamo due entità diverse. Sogno di restare in questo club per sempre, ma – come ha detto lei – nel calcio di oggi non si può mai sapere cosa possa succedere. Per il momento penso solo a godermi il presente».FAR PARTE DEL GRUPPO DEI FENOMENI – «Sono onorato di poter lottare con giocatori simili: mi fa sentire importante. Ritengo però fondamentale il continuare a concentrarmi su me stesso, sulle partite che dovrò disputare da qui in poi. Il resto verrà da sé».IL CONSIGLIO DI TUDOR – «A me ha solo detto di non ascoltare cosa si dicesse di me al di fuori della Juve, e di continuare a lavorare».LE RICHIESTE DEL MISTER – «Non mi piace parlare del passato, guardo al presente e posso dire che il mister in campo mi concede molta libertà. Sì, è vero: sto segnando di più, ma non ha senso focalizzarsi eccessivamente sulle statistiche. Per me è importante giocare un bel calcio, anche per offrire spettacolo ai tifosi sugli spalti».LA PARTITA CONTRO IL CITY – «Sarà un match spettacolare e difficile allo stesso tempo. Conosciamo tutti la forza del City, la sua storia… Ma li affronteremo sulla falsariga degli ultimi due impegni del Mondiale: andando forte e lavorando sodo».L’IMPORTANZA DEL PRIMATO NEL GIRONE – «Vogliamo vincere a prescindere da cosa ciò comporti a livello di incroci. Non importa chi ci troveremo di fronte. Il Real è una delle squadre più forti al mondo. Ora tra di loro c’è anche Huijsen: mi piacerebbe incontrarlo. Se ci toccheranno i blancos, li affronteremo».LA SCOMMESSA SUI CAPELLI – «Impossibile. Sono grato a Max per quel suo suggerimento: penso mi abbia aiutato (ride, ndr)».IL NUOVO CONTRATTO – «Al momento non penso né ai soldi né al mio contratto, sono felice della situazione attuale. Mi basta questo. Voglio solo dare il massimo in campo, tutto ciò che succede fuori non mi interessa più di tanto».
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