Ambrosini consiglia la Juve: «Real Madrid non inavvicinabile, ma c’è solo una possibilità per uscirne vivi stasera. Ecco cosa serve» | OneFootball

Ambrosini indica la via per il Bernabeu: serve lo spirito giusto e la capacità di sfruttare le assenze difensive dei Blancos mettendo grande intensità

Una notte da non sbagliare, un palcoscenico che mette i brividi e un avversario quasi proibitivo. La Juventus di Igor Tudor si presenta al Santiago Bernabeu per affrontare il Real Madrid in un clima a dir poco difficile, reduce dalla pesante sconfitta di Como e con una crisi di risultati che inizia a preoccupare. Ma come si battono i campioni d’Europa? A offrire la sua ricetta è l’ex centrocampista e oggi opinionista di Prime Video, Massimo Ambrosini.

Ambrosini: coraggio e ritmo per l’impresa

Nel pre-partita della super sfida di Champions League, Ambrosini ha analizzato le chiavi tattiche e, soprattutto, psicologiche che la Juventus dovrà mettere in campo per uscire indenne da Madrid. Per l’ex mediano, l’atteggiamento mentale sarà fondamentale: servirà rispetto, ma senza timore reverenziale. Ha poi individuato nelle assenze difensive del Real Madrid il punto debole da attaccare con intensità.

LA RICETTA DI AMBROSINI – «Sicuramente ci sarà una strategia di gioco, dal punto di vista psicologico la Juve deve avere rispetto ma coraggio, senza lo spirito da queste parti non ne esci fuori. Le assenze dietro del Real Madrid pesano, la Juve può mettere in campo ritmo per provare a mettere sotto il Real».

L’analisi di Ambrosini è un appello alla personalità. Di fronte a un avversario tecnicamente superiore e in uno stadio che incute timore, la Juventus non può permettersi di scendere in campo bloccata dalla paura. Serve «rispetto ma coraggio», la consapevolezza della forza del Real Madrid, ma anche la voglia di giocarsela a viso aperto. «Senza lo spirito da queste parti non ne esci fuori» è la sintesi perfetta: al Bernabeu serve cuore, grinta, quella “garra” che Tudorchiede ai suoi.

Ma l’aspetto psicologico deve essere supportato da una strategia tattica precisa. Ambrosini individua nelle «assenze dietro del Real Madrid» un fattore che «pesa» e che la Juve deve provare a sfruttare. Come? Mettendo in campo «ritmo». L’idea è quella di aggredire alti i Blancos, di non lasciarli palleggiare con tranquillità e di sfruttare la velocità dei propri attaccanti per mettere in difficoltà una difesa rimaneggiata. Un pressing intenso, un gioco verticale, fatto di ripartenze veloci: questa, secondo Ambrosini, è la chiave per provare a «mettere sotto il Real».

Una ricetta che richiede coraggio, appunto, e una grande condizione fisica. Serve una Juve intensa, aggressiva, che non si limiti a difendersi ma che provi a imporre il proprio ritmo. Sarà fondamentale l’approccio alla gara: partire forte, senza timori, per provare a sorprendere i campioni d’Europa e per dimostrare che la crisi è solo un lontano ricordo. La Vecchia Signora è chiamata a una notte da leoni: Ambrosini ha indicato la strada, ora tocca a Tudor e ai suoi uomini percorrerla.

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