PianetaSerieB
·27 décembre 2025
Artistico segna solo gol PESANTI: la zampata del 9 regala tre punti d’oro allo Spezia! Il Pescara soccombe nel recupero, al Picco finisce 2-1

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Chi se lo sarebbe mai aspettato ai nastri di partenza che Spezia e Pescara, ad appena due giornate di distanza dal giro di boa, si sarebbero trovate nella stessa posizione di classifica? Due squadre costruite per obiettivi diversi e con ambizioni diametralmente opposte si imbattono inaspettatamente fianco a fianco sul fondo della classifica della Serie B, a lottare per la sopravvivenza. Malgrado si potesse fare nettamente meglio (basti vedere i piazzamenti delle altre neopromosse), le difficoltà del Delfino erano palesi e preventivabili; ciò che nessuno poteva nemmeno immaginare, invece, era una débâcle simile da parte di quella squadra che, appena sei mesi fa, si ritrovava ad un passo dalla promozione in Serie A. I top hanno lasciato, tanti equilibri sono stati modificati, ma per ritrovarsi al terzultimo posto con la miseria di 14 punti conquistati significa che il “giocattolo perfetto” è seriamente danneggiato. Ora, però, il passato conta zero: ora conta la sfida del Picco, in cui sia Donadoni che Gorgone si giocano una buona fetta di salvezza. Il campionato è lunghissimo, ma perdere vorrebbe dire sprofondare senza negli abissi più profondi senza garanzie di risalita.
Lo Spezia di Roberto Donadoni affronta all’Alberto Picco il Pescara di Giorgio Gorgone. Pianeta Serie B propone di seguito il resoconto del match.
I primissimi minuti della gara sono tutti di marca Spezia: la squadra di Donadoni approccia in maniera furente il match e costringe immediatamente il Pescara nella propria metà campo. Olzer non sfrutta una ghiotta punizione dal limite dell’area, e nell’azione successiva sono proprio i bianconeri a passare in vantaggio: all’8′ Gravillon sbroglia di testa il calcio d’angolo calciato da Beruatto, Cassata raccoglie la respinta e gioca un pallone visionario verso Di Serio, che non ci pensa due volte e scaglia un destro allucinante sotto la traversa. I biancazzurri faticano a reagire, ma si rendono pericolosi al 17′ grazie ad un’invenzione di Giacomo Olzer: il numero 27 viene liberato da Letizia con uno schema e tenta la conclusione con movenze e posizione simili alla famosissima rete siglata da Francesco Totti contro la Sampdoria al Ferraris. Il tiro, però, è leggermente meno preciso e potente e permette a Mascardi di deviare in tuffo in corner. I ritmi si abbassano vistosamente, ma poco prima del termine della prima frazione lo Spezia sfiora la rete del 2-0 con due fiammate: al 43′ Kouda piazza un traversone chirurgico per la testa di Aurelio, che però colpisce in pieno Desplanches tutto solo da pochi passi. Dopo solo un giro di orologio il Delfino viene salvato nuovamente dal suo portiere: Kouda lancia in campo aperto Di Serio, che galoppa, rientra sul sinistro e calcia sul primo palo. Desplanches sembra preso in controtempo, ma cala una grande parata respingendo l’offensiva con i piedi. Dopo aver rischiato più volte di capitolare, il Pescara trova inaspettatamente la rete del pareggio con l’ultima azione del primo tempo: al 52′ gli abruzzesi premono sull’acceleratore con un’azione elaborata e, dopo una serie di batti e ribatti, irrompe Dagasso, che fulmina Mascardi con un tiro potentissimo che si insacca sotto la traversa. Da segnalare la grave indecisione di Beruatto, che con un controllo difettoso lascia un pallone vagante in area da cui scaturisce il sigillo di Dagasso.
Dopo le forti palpitazioni dei primi 45 minuti, la seconda frazione comincia con piglio decisamente più compassato: con l’inserimento di Sgarbi per Brosco, il Pescara si schiera ancora più a trazione anteriore, mentre lo Spezia rimane arroccato nella speranza di poter utilizzare questo schieramento super offensivo a proprio favore. È esattamente ciò che accade al 54′: Mascardi raccoglie comodamente con le mani e rilancia immediatamente in direzione di Aurelio e Beruatto. Complice un pasticcio difensivo di Letizia e Sgarbi, il numero 11 bianconero si presenta vis a vis con Desplanches, ma grazia i biancazzurri colpendo il palo interno con la punta. Al 63′ anche gli abruzzesi sfiorano il clamoroso vantaggio: il neoentrato Caligara si avventa su una smorzata amica ed esplode un sinistro affilato, che viene deviato provvidenzialmente da Mascardi sul palo. Il portiere bianconero è estremamente reattivo e mura anche il successivo tentativo di sfondamento di Tonin. All’81’ torna a rendersi pericoloso anche lo Spezia, ma si scontra nuovamente con un super Desplanches: l’estremo difensore ex Palermo prima smanaccia un cross di Aurelio, mentre successivamente è decisivo nell’opporsi con tutta la figura al tentativo a botta sicura di Vlahovic. Le due squadre fanno di tutto per provare a vincerla, ma con scarsi risultati; e proprio quando tutto sembra apparecchiato per un pareggio, ecco che arriva l’episodio che non ti aspetti. Al 92′ Letizia non riesce a liberare l’area di testa e colpisce Capellini sulla schiena. Il più lesto ad avventarsi sulla carambola è Artistico, che trova la deviazione in rete di rapina e trova la rete del definitivo 2-1.
Lo Spezia si aggiudica una partita dalle mille emozioni: apre Di Serio con una fucilata, pareggia Dagasso con un bolide, ma è di Artistico la zampata decisiva. Il numero 9 trova la terza rete della gestione Donadoni e regala tre punti che pesano come un macigno per i bianconeri; il Pescara tiene testa, sfiora più volte il vantaggio ma capitola a causa di uno sfortunato errore difensivo. Lo Spezia esce momentaneamente dalla zona retrocessione e torna a respirare, mentre gli abruzzesi rimangono mestamente all’ultimo posto della classifica.
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