Inter News 24
·27 novembre 2025
Atletico Madrid Inter, sotto accusa i cambi di Chivu: ecco che cosa è mancato alla squadra

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L’Inter incassa un’altra sconfitta amara, cedendo all’Atletico Madrid per 2-1 al Metropolitano con un gol subito allo scadere del recupero. I nerazzurri non sono riusciti a rialzarsi con una vittoria, come avevano fatto dopo i precedenti KO con Juventus e Napoli, e hanno rivissuto una “notte da derby”: una sconfitta immeritata, pagata a caro prezzo per la scarsa cattiveria offensiva e per disattenzioni difensive nei momenti cruciali.
La partita ha preso subito una piega negativa. Similmente a quanto accaduto nel Derby, l’Inter ha subito il gol del vantaggio spagnolo dopo soli nove minuti: ancora una volta, una palla persa a centrocampo dal regista turco Hakan Çalhanoğlu ha sorpreso la difesa in velocità. Nonostante lo svantaggio, i meneghini hanno reagito bene, pareggiando a inizio ripresa con il centrocampista polacco Piotr Zielinski, per poi subire l’imperdonabile 2-1 sull’ultimo calcio d’angolo, allo scadere del recupero.
La Gazzetta dello Sport analizza l’episodio decisivo con amarezza: è possibile concedere all’uruguaiano José María Giménez, “il colpitore aereo più pericoloso”, di arrivare in corsa e saltare indisturbato sull’ultima azione?
Nel complesso, l’Inter ha disputato una buona gara, tenendo il campo con personalità. Hanno brillato in positivo il difensore tedesco Yann Bisseck, l’esterno Federico Dimarco, il centrocampista Nicolò Barella, l’attaccante francese Bonny e l’autore del gol, Zielinski. Ancora in sofferenza, invece, il capitano e bomber argentino Lautaro Martinez, mentre Çalhanoğlu è cresciuto dopo l’errore iniziale.
Tuttavia, l’analisi critica si concentra sulle scelte di Cristian Chivu. I suoi cambi sono giudicati discutibili, in particolare la rinuncia “prematura” a Bonny e Zielinski, protagonisti della rete del pareggio. I cambi dell’argentino Diego Simeone, “il Cholo”, si sono invece rivelati decisivi.
La sconfitta complica il cammino verso il G8 della Champions League, sebbene i playoff siano blindati. I prossimi avversari, Liverpool e Arsenal, rendono l’avvicinamento agli ottavi estremamente difficile.
Come nel Derby, i nerazzurri hanno mostrato di saper giocare e dominare il possesso, ma la circolazione della palla è apparsa “troppo lenta e prevedibile”, con una “rabbiosa ricerca della porta” e la cattiveria al tiro completamente assenti. L’Inter rischia di “invecchiare sentendosi più forte degli avversari senza riuscire a dimostrarlo”, se non crescerà in “rabbia offensiva e concentrazione difensiva nei momenti chiave”.
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