Balzarini rivela questo sulla prima di Spalletti alla Juventus: «Non si può parlare di cura ma ha rivitalizzato gente che sembrava spenta…Kostic? Il calcio è strano per questo motivo» | OneFootball

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·2 novembre 2025

Balzarini rivela questo sulla prima di Spalletti alla Juventus: «Non si può parlare di cura ma ha rivitalizzato gente che sembrava spenta…Kostic? Il calcio è strano per questo motivo»

Image de l'article :Balzarini rivela questo sulla prima di Spalletti alla Juventus: «Non si può parlare di cura ma ha rivitalizzato gente che sembrava spenta…Kostic? Il calcio è strano per questo motivo»

Balzarini analizza la vittoria sulla Cremonese della Juve: non è cura Spalletti, ma una reazione dei giocatori. Il tecnico rilancia Koopmeiners

L’analisi del giornalista Gianni Balzarini sulle pagine di Calciomercato.com fotografa con lucidità il successo della Juventus contro la Cremonese, nel match che ha segnato il debutto di Luciano Spalletti sulla panchina bianconera.

Balzarini sottolinea che il trend sembra essersi invertito, ma frena gli entusiasmi su presunte rivoluzioni immediate. A suo parere sono stati i giocatori che hanno ritrovato una certa fluidità di manovra ed una certa libertà, anche mentale.


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PAROLE – «Seconda vittoria consecutiva, 5 gol realizzati, 2 subiti. Il trend sembra essersi invertito, però così come non si poteva certo parlare di cura Brambilla, non possiamo nemmeno completamente parlare, ed è chiaro, di cura Spalletti, anche se qualcosa di nuovo si è visto anche a livello tattico. Possiamo dire allora di una cura messa in atto dalla Juve stessa nei suoi confronti. I giocatori che hanno ritrovato una certa fluidità di manovra, che hanno ritrovato una certa libertà, anche mentale, anche se Spalletti ha sottolineato che, ad esempio, alcuni di loro devono liberarsi del peso della maglia».

Spalletti Juve, i vecchi problemi non spariscono: il merito del tecnico è un altro

Balzarini riporta anche il disaccordo di Andrea Cambiaso, secondo cui se la Cremonese avesse pareggiato, si sarebbe qui a dire ancora che la Juve ha vecchi problemi.

In particolare, i vecchi problemi, in parte, sono riemersi. In particolare, il giornalista cita il fatto di non aver chiuso immediatamente la partita, con 5-6 occasioni nel primo tempo. Oltre a quello di essersi rilassati nel momento in cui Cambiaso sembrava aver messo a posto tutto. Un calo di tensione che ha concesso quell’uno contro uno tra Gatti e Vardy che ha riaperto la gara.

PAROLE – «Cambiaso non era molto d’accordo su questa lettura, dice che se avessimo subito il pareggio della Cremonese si sarebbe qui a dire ancora che la Juve ha vecchi problemi. In parte i vecchi problemi sono riemersi, come il fatto di non aver chiuso immediatamente la partita, 5-6 occasioni nel primo tempo, alcune anche nel secondo tempo, e quello di essersi rilassati nel momento in cui Cambiaso sembrava aver messo a posto tutto, concedendo poi quell’uno contro uno tra Gatti e Vardy in cui ha avuto la meglio, con molta furbizia, l’attaccante della Cremonese. Quindi c’è qualcosa ancora da sistemare, c’è qualcosa di vecchio, si è rivisto, come ha sottolineato lo stesso Vlahovic, ma poi la Juve che ha dato ottimi segnali per poter proseguire questo cammino«.

Il vero merito di Spalletti, finora, è quello di aver rivitalizzato gente che sembrava spenta. L’esempio lampante è Teun Koopmeiners, schierato come braccetto e riportato praticamente alle origini. L’olandese ha giocato con sicurezza, orchestrando la difesa.

E poi c’è Filip Kostic. Balzarini sottolinea la stranezza del calcio: Kostic, che era stato dimenticato, segna nel giorno del compleanno della Juve e soprattutto nel giorno del suo compleanno, risultando determinante.

GIANNI BALZARINI«Verso lo Scudetto non lo sappiamo, c’è da dire che Spalletti ha nominato questa parola e quindi noi ne dobbiamo assolutamente prendere atto, visto che viene proprio dall’interno del gruppo, ne ha parlato con i giocatori, e quindi questo è un dato sicuramente molto interessante. C’è ancora da lavorare ed è normale che sia così, però ecco il merito di Spalletti è quello di aver rivitalizzato gente che sembrava spenta o aver riacceso le luci della ribalta a gente che sembrava ormai fuori dal palcoscenico. Koopmeiners schierato come braccetto, riportato praticamente alle origini, ha giocato con sicurezza, orchestrando la difesa, facendo ampi segni ai compagni quando si trattava di farla salire e altrettanto quando si trattava di farla scendere in copertura. E poi Filip Kostic: il calcio a volte è veramente strano, disegna dei quadri particolari. Kostic che segna nel giorno del compleanno della Juve e soprattutto nel giorno del suo compleanno, nel giorno in cui viene schierato titolare. Era stato dimenticato, è quello che ha fatto capire lui e invece adesso ci si ricorda molto di Filip Kostic, , praticamente determinante della partita di ieri assieme a Cambiaso. Le premesse sono buone, naturalmente adesso arriva un periodo nel quale la Juve non può più assolutamente steccare.»

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