Calcionews24
·12 octobre 2025
Benitez ricorda: «Ci fu contatto con quella big italiana, poi è successa questa cosa»

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Rafa Benitez, uno degli allenatori più vincenti e discussi degli ultimi decenni, è tornato a parlare in occasione del Festival dello Sport di Trento, svelando retroscena, ricordi e riflessioni su alcune tappe fondamentali della sua carriera. Al centro delle sue dichiarazioni, anche un inatteso riferimento alla Juventus, che lo avrebbe cercato ai tempi della sua esperienza al Liverpool.
Tra i momenti più iconici della carriera di Benitez c’è sicuramente la storica finale di Champions League del 2005 a Istanbul, vinta dal suo Liverpool contro il Milan in rimonta dopo un clamoroso 3-0. «Ho ancora tifosi del Liverpool che mi dicono che è stata la notte più bella della loro vita – ha raccontato Benitez –. Per arrivare lì abbiamo battuto Juve e Chelsea. Poi quella rimonta incredibile. Due anni dopo, ad Atene, giocammo meglio ma perdemmo. Il calcio è anche questo».
Parlando del suo passato italiano, Benitez ha ricordato l’esperienza all’Inter con toni amari: «Ho vinto due trofei, ma non mi è piaciuta la gestione del mio addio. Avevo una rosa in difficoltà, tanti over 30, e nessun nuovo acquisto. Anche Moratti, tempo dopo, ammise che fu un errore».
Diverso il tono usato per parlare del suo periodo al Napoli: «Esperienza bellissima. Fin dal primo giorno abbiamo lavorato per cambiare la mentalità. Non mi accontento della metà classifica, io voglio vincere. E il Napoli ha iniziato a pensarla come me».
Poi, l’ammissione sul mancato approdo alla Juventus, che lo lega direttamente al tema del calciomercato passato: «Quando ero al Liverpool, ci furono contatti con la Juve. Ero interessato, ma non è successo. Preferisco non dire il motivo».
Sul possibile ritorno in panchina, Benitez ha le idee chiare: «Mi ha cercato una Nazionale per i Mondiali, ma non mi piace l’idea di andare solo per partecipare. Io alleno per vincere. Voglio una squadra competitiva».
Infine, un pensiero su Chivu, ex giocatore allenato all’Inter: «Non mi aspettavo diventasse allenatore, ma è intelligente e ha una buona squadra. Farà bene».
Con lucidità e passione, Benitez dimostra di essere ancora pronto per nuove sfide — ma solo dove si può puntare alla vittoria.