Bodo Glimt, parla l’ad dei norvegesi: «Qui tanti tifosi della Juve, io ho anche una maglia dei bianconeri. Speriamo possa diventare una partita epica» | OneFootball

Bodo Glimt, l’ad Thomassen parla di passione: qui tutti amano i bianconeri e sono cresciuti col mito di Buffon. Poi commenta così la partita di oggi

La sfida di Champions League tra Bodo Glimt e Juventus è un evento storico per la cittadina norvegese, e la percezione che si ha dei bianconeri in terra artica è di grande ammirazione e rispetto. A svelare i retroscena di questa passione è Frode Thomassen, l’amministratore delegato del club norvegese, che ha concesso una lunga intervista a Tuttosport, parlando di calcio giovanile, filosofia societaria e della sua ammirazione per la Vecchia Signora.

Thomassen ha innanzitutto voluto difendere la crescita del movimento calcistico norvegese, tracciando un parallelo con quanto succede in Italia, dove si tende a dare troppa importanza ai “modelli” e non alla base.

LA CRESCITA DEL MOVIMENTO – «Non la penso così, i talenti li avete anche voi. Qui sicuramente è stato fatto un lavoro importante a livello nazionale sulle scuole calcio e sui settori giovanili. Ma in Norvegia il presupposto per costruire i successi è uno solo: pensare alla prestazione, prima di tutto. Al modo in cui si arriva al risultato finale, che è solamente una conseguenza.»

La grande sorpresa è stata scoprire quanto la Juventus sia amata in quella parte di mondo. Thomassen stesso è un tifoso.

TANTI TIFOSI BIANCONERI – «Per noi sarà una festa, qui ci sono tantissimi tifosi bianconeri. Le confesso una cosa: ho una maglia della Juve e ne vado fiero.»

Il mito della Juventus è stato costruito da campioni che hanno lasciato un segno indelebile, primo fra tutti il leggendario portiere.

IL MITO DI BUFFON – «Sarà un’occasione speciale, qui siamo cresciuti col mito di Gigi Buffon. Durante la partita è pure prevista una nevicata abbondante: speriamo possa diventare una partita epica.»

Bodo Glimt Juve, la filosofia economica dei norvegesi

Thomassen ha infine parlato della filosofia societaria del Bodo Glimt, una visione pragmatica che si scontra con le difficoltà finanziarie che spesso affliggono i club italiani. L’AD norvegese ha garantito che il club non farà il passo più lungo della gamba.

PIEDI PER TERRA – «Tutto passa dal nuovo stadio, che sarà pronto non prima del 2027: speriamo di contare su un impianto che possa ospitare 10 mila spettatori. Ma di sicuro non ci indebiteremo e non cambieranno i nostri budget, che finora non tengono in conto il cammino che riusciamo a compiere in Europa. Pensiamo in grande, ma coi piedi per terra: anche quando abbiamo ceduto i nostri talenti siamo stati bravi a non perdere la nostra identità.»

Una filosofia, quella del “pensare alla prestazione prima di tutto” e della sostenibilità finanziaria, che la nuova dirigenza della Juventus (con Damien Comolli AD) sta cercando di ripristinare dopo anni di eccessive spese. Luciano Spalletti è avvisato: questa sera, con il Bodo Glimt, non basterà vincere, bisognerà pensare anche al come.