Bologna-Napoli, il doppio ex Dzemaili: “Felsinei più europei, agli azzurri manca Lukaku” | OneFootball

L’ex centrocampista Blerim Dzemaili, che ha vestito le maglie di Napoli e Bologna, ha analizzato il prossimo match tra le due squadre, soffermandosi sulle differenze tattiche e sui punti di forza dei rispettivi allenatori, Conte e Italiano.

Bologna-Napoli, il doppio ex Dzemaili: “Felsinei più europei, agli azzurri manca Lukaku”

Bologna, una squadra “europea” da studiare

Dzemaili sottolinea la solidità del Bologna, capace di vendere giocatori chiave senza perdere competitività:

“Il Bologna nasce da radici solide. Sartori è un mago, Di Vaio conosce il calcio, Saputo e Fenucci sono ottimi dirigenti. È un club forte che ogni anno può cedere 4 giocatori senza subire ripercussioni, perché sa sostituirli e inserire nuovi elementi in un ambiente sano”.

Nonostante le assenze di Ndoye e altri giocatori chiave, Dzemaili definisce il Bologna un club “più europeo del Napoli”, capace di vincere anche in condizioni difficili e con un gioco aggressivo e veloce.

Napoli, il ruolo chiave di Lukaku e Hojlund

Sul Napoli, Dzemaili evidenzia l’importanza di Romelu Lukaku, la cui assenza pesa molto:

“Hojlund ha caratteristiche diverse, è bravo, ma Lukaku manca. De Bruyne ko? Dà tanto ma toglie libertà a McTominay, giocatore che adoro assieme ad Anguissa”.

I protagonisti del Bologna: Orsolini cresce grazie a “schiaffi” e consigli

Dzemaili ricorda i tempi in cui lavorava con Riccardo Orsolini, oggi tra i leader del Bologna:

“Quando leggerà le mie parole, si metterà a ridere… Quanti accidenti e ‘schiaffi’ gli ho dato per farlo migliorare? Io e Palacio a pioggia… è cresciuto, è maturo e decisivo”.

Scudetto e Champions: le valutazioni di Dzemaili

L’ex centrocampista valuta la lotta per lo scudetto:

“L’anno scorso il Napoli doveva vincerlo, quest’anno l’Inter, per la rosa più vasta, parte favorita. Il Napoli può ancora vincere, ma la Champions porta via sempre qualcosa”.

Sul Bologna che batte il Napoli:

“Il Bologna è davanti all’ultimo passo: si sta abituando a stare lassù. Italiano tira fuori sempre il meglio dai suoi giocatori, ma è un salto difficile. Spero di essere smentito”.