Bolonia, la antitesis del catenaccio | OneFootball

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«». Troppo Bologna. «El Bolonia minimiza al Celta». Il Bologna minimizza il Celta. «Bernardeschi fue un ciclón». Bernardeschi è stato un ciclone. E poi forse il più bello: «Bolonia, la antitesis del catenaccio». Bologna, l’antitesi del catenaccio.

Potremmo gustarci per ore intere il piacere di leggere con gli occhi della stampa spagnola l’ultima vittoria del Bologna, «la più bella da quando sono qui», come l’ha definita Italiano. E non a torto. Perché quello che ancora mancava al curriculum di questa squadra era una prova di carattere partendo da una situazione di svantaggio in una trasferta europea. Sotto di una rete, il BFC non si è disunito e non ha trovato gli alibi che una formazione incerottata (priva della spina dorsale Skorupski-Lucumí-Freuler) avrebbe potuto tranquillamente fornire.

Dal gol di Zaragoza (l’unico errore di tutta la partita) è nata una reazione razionale, orchestrata, compatta, implacabile nelle sue conseguenze. Persino il gol annullato a Pobega, anziché deprimere, ha ricaricato. Merito di una mentalità visibile a occhio nudo anche dal divano di casa.

Fateci caso: dopo il gol, Pobega non esulta e corre come un forsennato a raccogliere il pallone dal fondo del sacci, come a dire che l’opera è ancora ferma a metà. Il VAR di lì a poco dirà che anche il pareggio non è stato raggiunto, per un fuorigioco nanometrico di Bernardeschi. E da quel contraccolpo monta la foga che porterà lo stesso Pobega a farsi trovare pronto in area di rigore, catturando con molto mestiere il rigore dell’1-1.

Dove può arrivare il Bologna in Europa League non lo sappiamo, ma sappiamo cos’è il Bologna oggi: una squadra che quando non viene sorpresa dalle palle lanciate in verticale dietro la difesa (vedi Salisburgo, Cremonese e Parma) ha sempre la capacità di chiudere le partite con 2-3 gol e almeno il doppio di occasioni degli avversari, a prescindere dalla formazione titolare.

Ora sotto con la Juventus. Al Dall’Ara c’è ancora quel successo per 3-0 del 1998 da aggiornare. E ora ci sono tutte le carte in regola per farlo.