Inter News 24
·27 septembre 2025
Brocchi ricorda San Siro: «Lì amore e ricordi. Serve un impianto moderno come Wembley»

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·27 septembre 2025
Christian Brocchi, ex centrocampista classe 1976 che ha indossato le maglie di Inter e Milan, è intervenuto ai microfoni de Il Giorno per esprimere la sua opinione sul tema caldo di San Siro, a pochi mesi dal centenario dell’impianto milanese. Le sue parole, intrise di affetto e pragmatismo, offrono uno spunto significativo sul futuro del Meazza e sulla necessità di un nuovo stadio.
I RICORDI LEGATI A SAN SIRO – «I sentimenti nei confronti dell’attuale impianto sono l’amore, l’emozione. E poi emergono tanti bei ricordi ogni volta che entro al Meazza. È il primo stadio in cui sono entrato, è lo stadio in cui ho giocato e vinto tanto. Per un milanese San Siro è qualcosa di grande».
Brocchi ha sottolineato come il Meazza rappresenti un patrimonio emotivo unico per chi è cresciuto calcisticamente a Milano. Dalle prime esperienze come spettatore fino ai trionfi da giocatore, l’ex centrocampista ha ricordato con orgoglio i momenti vissuti in uno degli impianti più iconici al mondo.
IL FUTURO DEL MEAZZA – Alla domanda sulla vetustà dello stadio, che nel 2026 compirà 100 anni, Brocchi ha risposto con realismo: «Al di là di questo aspetto, io spero che la zona di San Siro rimanga al centro del calcio milanese e che Milan e Inter possano continuare a giocare in quest’area. Ma c’è bisogno di un impianto moderno e al passo con i tempi. Per mille motivi».
Per l’ex centrocampista, dunque, la soluzione non è abbandonare San Siro, bensì rinnovarne la funzione con un impianto in grado di rispondere alle esigenze moderne di club e tifosi.
IL MODELLO WEMBLEY – Brocchi ha poi citato un esempio prestigioso: «Io parto da un dato di fatto: se è stato demolito e ricostruito uno stadio come quello di Wembley, a Londra, uno degli impianti più importanti nella storia del calcio, anche San Siro può seguire lo stesso esempio. L’importante è che Milan e Inter non lascino quella zona».
Un chiaro messaggio: la tradizione va salvaguardata, ma senza rinunciare all’innovazione. Per Brocchi, il futuro del calcio milanese passa da un nuovo San Siro che, come Wembley, sappia unire storia e modernità.